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"Poi il mercato che così lungo, secondo Gasp, «piace a pochi» e noi siamo d’accordo - si è messo in mezzo e ha prodotto due estati diverse. Azzurra, nel senso di serena, per l’Inter, nera per l’Atalanta. Il caso Koopmeiners è emblematico: mesi a ripetere che sarebbe rimasto per poi essere costretti a vender- lo alla Juventus, anche se il giocatore ha fatto leva su una vecchia promessa di cessione del club. Ci si è messo anche Lookman che è «rientrato due giorni fa» per i primi allenamenti dopo una settimana di siesta. E il grosso è arrivato last-minute: Bellanova deve ancora esordire perché la Dea affrontava il Torino settimana scorsa, mentre Cuadrado e Rui Patricio sono reduci da un’estate da svincolati".
"E poi per la Dea si sono sommati intoppi piuttosto gravi. L’infortunio di Scamacca che si è lesionato i legamenti del ginocchio come Scalvini ha costretto il club all’acquisto-lampo di Retegui, mentre Zaniolo non è mai stato a dispo-
sizione e, spiega Gasp, «finora è una scommessa persa». Dunque quello dell’Atalanta è stato un mercato di reazione più che di programmazione, come quell’Inter che aveva anticipato gli arrivi di Zielinski e Taremi (intanto Lautaro è recupera-
to e si riprenderà il posto) e ha potuto lavorare su due aggiunte alla rosa quali il portiere Martinez e il difensore Palacios, transfer permettendo. In ogni caso, dopo anni di cessioni importanti, i nerazzurri sono riusciti a mantenere l’intero assetto titolare, rinnovando il contratto dei capitani Lautaro e Barella e di mister Inzaghi", aggiunge il quotidiano.
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