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L'Atalanta si lecca le ferite dopo la sconfitta di misura a San Siro contro l'Inter. La Gazzetta dello Sport analizza la serata dei bergamaschi, che escono sconfitti dal 'Meazza' grazie al gol di Skriniar.
"Il Gasp ama dire che la sua squadra quando non vince impara. Ieri sera due cose. Anzitutto: la classifica sembra sorridere meno, ma 12 partite sono tante per sperare ancora di arrivare in Champions League e non tante squadre hanno messo in difficoltà la capolista come la Dea ieri sera. Non tante volte l’Inter aveva esultato per una vittoria con la gioia, forse addirittura il sollievo, di ieri sera. La seconda cosa: quando un campionato è così tirato, la concorrenza così allargata, qualsiasi frenata diventa un motivo di riflessione. Meditazione di ieri sera: ogni minima distrazione è una possibile macchia d’olio, tanto più contro chi poi sa chiudersi così. L’Atalanta sapeva che l’Inter usa meglio di lei i calci d’angolo: così poteva segnare nel primo tempo, ma Handanovic ha detto no a Zapata e Brozovic a Djimsiti; così ha preso l’unico vero schiaffo in 90’ e poi non è riuscita a restituirlo".
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