"Set point Champions". Ha definito così Inter-Atalanta di oggi Luciano Spalletti in conferenza stampa. I nerazzurri, complice anche la vittoria della Juventus sul Milan, hanno una grande chance di blindare il terzo posto al Meazza, tenendo anche a distanza proprio la banda Gasperini. Questa l'analisi di Libero in vista della gara di oggi: "All'andata fu un massacro griffato Gasperini (4-1 per i bergamaschi), ma in genere nello stadio di casa i nerazzurri milanesi lasciano le briciole ai nerazzurri bergamaschi (l'anno passato finì 2-0 con doppietta di Icardi). Nel caso specifico il match è particolarmente importante per almeno tre motivi. Il primo interessa l'Inter e la possibilità di blindare il terzo posto dopo il partitone di mercoledì sera a Genova. Il secondo interessa l'Atalanta e la clamorosa opportunità di ritrovarsi in serata in zona Champions. Il terzo riguarda proprio Icardi e il suo ritorno a San Siro «da giocatore» dopo la faccenda della fascia tolta, il successivo ammutinamento, le polemiche varie, il ritorno con gol a Marassi e tutti gli annessi e connessi.
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Inter-Atalanta, partita importante per tre motivi. Icardi-Curva? C’è una certezza
L'analisi di Libero in vista del match di stasera
Bene, a differenza della vigilia del match stravinto contro il Genoa - con Spalletti che dà chiare indicazioni su giocatori e schieramento - ieri il tecnico ha preferito usare maggiore strategia: «Icardi e Nainggolan titolari? In questo momento non ve lo dico». E questo non significa che i due staranno a guardare, ma neppure che saranno certamente in campo dall'inizio. In particolare bisogna capire cosa ha in mente l'allenatore per il suo ex capitano, unica prima punta di ruolo a disposizione («A loro mancherà Zapata? È giusto perché a noi mancherà Lautaro», ha scherzato il tecnico). Potrebbe giocare Keita dal primo minuto, ma i pronostici sullo schieramento li lasciamo al Divino Otelma. Certezze? Una. La curva Nord interista non ha perdonato l'attaccante argentino e oggi farà sentire la sua voce: «Noi su Icardi non faremo passi indietro. Non può essere il futuro dell'Inter. Rifiutando di indossare la maglia in più occasioni con scuse ridicole si è scavato la fossa da solo. Ma non "temete", Icardi verrà "considerato"... il giusto. Forse chi si aspetta 90 minuti di cori contro verrà deluso...». Insomma, la tensione resta alta. Altra certezza: il pubblico beneamato continua a stravincere la gara sulle presenze allo stadio e anche oggi occuperà in massa gli spalti del Meazza: previsti 60mila spettatori".
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