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Inter-Atalanta, scontro da brividi. 3 punti per non perdere la Juve e una prima verità

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Primo scontro diretto della stagione per l'Inter, che a San Siro questa sera affronta l'Atalanta alle 20.45
Alessandro Cosattini Redattore 

Primo scontro diretto della stagione per l'Inter, che a San Siro questa sera affronta l'Atalanta alle 20.45. La Gazzetta dello Sport ha presentato il match definito 'da brividi' in programma.

"Una prima verità, qualche brivido. Da anni Inter-Atalanta non è una partita banale e stasera ci dirà qualcosa di più sulle gerarchie del campionato. Inter e Atalanta hanno cominciato bene, ma non benissimo: in due giornate, quattro punti i campioni d’Italia e tre i campioni dell’Europa League. La Juve è più avanti, prima con sei punti, due vittorie su due.


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3 punti che pesano

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Un pareggio stasera a San Siro farebbe il gioco della Juve, che domani ospiterà la Roma allo Stadium. Nessun risultato può essere determinante alla terza giornata, ma se la Juve vincesse e salisse a quota nove, con tre vittorie su tre, in caso di pari a San Siro l’Inter si ritroverebbe a cinque e l’Atalanta a quattro, e si parlerebbe di strappo in cima alla classifica. Stasera Inter e Atalanta si giocano molto più di quel che sembra e all’Inter spetta l’onere del pronostico e della prova. È l’Inter che deve tenere la scia della Juve. L’Atalanta può rifugiarsi nel suo ruolo di guastafeste, non ha obblighi di scudetto. L’Inter per Gasperini rappresenta una sorta di maledizione. È la squadra contro cui, in Serie A, ha perso più volte, 15 volte su 29, una partita su due. E l’Inter rimane la sua più grande amarezza professionale, l’esonero lampo del settembre 2011 è qualcosa di irrisolto.

Gasp e l'Europa League

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A Gasperini mancava un trofeo, lacuna colmata con l’Europa League 2024. Gli resta un ultimo tabù da abbattere, una vittoria in casa dell’Inter alla guida dell’Atalanta. Il Gasp atalantino ha vinto a casa di ogni squadra dell’attuale Serie A, eccetto il Como, perché non lo ha mai affrontato, e l’Inter. Non è tutto: Gasperini non ha mai battuto l’Inter di Simone Inzaghi. Ci ha giocato contro per sette volte: due pareggi e cinque sconfitte, arrivate nelle ultime cinque partite, Coppa Italia inclusa. Gasp viene da cinque k.o. di fila contro Inzaghi. Doloroso l’ultimo, il 4-0 di febbraio che si rivelò una specie di semaforo verde per l’Inter sulla strada del ventesimo scudetto. Per trovare un Gasp vittorioso su Inzaghi, bisogna risalire al periodo in cui Inzaghi allenava la Lazio: cinque i successi gasperiniani in quel periodo.

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Fedeltà sulle panchine

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Sono gli allenatori di maggior corso della Serie A, nessuno come loro allena la stessa squadra da più anni. Gian Piero Gasperini è alla nona stagione consecutiva di Atalanta, a un passo dal record di Trapattoni, tecnico della Juve per dieci campionati di fila tra il 1976 e il 1986. Simone Inzaghi è alla quarta annata di Inter. Inzaghi e Gasperini non condividono la stessa idea di calcio, ma qualcosa in comune hanno, per esempio la linea difensiva a tre e le propulsioni sulle fasce.

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Le diversità

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Gasperini ama il calcio dell’aggressione uno contro uno e, nelle ultime stagioni, la bilancia dei duelli individuali pendeva dalla parte dell’Inter. Il mercato 2025 non ha cambiato la situazione. Se si ragiona sul singolo contro singolo, l’Inter era e rimane la più forte. L’Atalanta ha perso Koopmeiners, ceduto alla Juve, e non può contare su Scalvini e Scamacca, fermi per i infortuni. L’Inter si è rinforzata con Taremi e Zielinski, specie con il primo. L’iraniano ha alzato il livello del terzo attaccante, ruolo che l’anno scorso si dividevano Arnautovic e Sanchez. Taremi è un “terzo” per modo di dire, sta sullo stesso piano di Lautaro e Thuram. L’impressione è che Gasperini abbia perso a centrocampo tutti questi confronti con Inzaghi, anche se nel 4-0 di cui si è detto non c’era Calhanoglu. Il giro-palla inzaghiano, rapido e preciso, ha mandato a vuoto molte pressioni gasperiniane. Samardzic potrebbe essere la variante nuova dell’Atalanta. Attenzione al sinistro del serbo-tedesco, tra centrocampo e attacco", si legge.

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