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Fedeltà sulle panchine
—Sono gli allenatori di maggior corso della Serie A, nessuno come loro allena la stessa squadra da più anni. Gian Piero Gasperini è alla nona stagione consecutiva di Atalanta, a un passo dal record di Trapattoni, tecnico della Juve per dieci campionati di fila tra il 1976 e il 1986. Simone Inzaghi è alla quarta annata di Inter. Inzaghi e Gasperini non condividono la stessa idea di calcio, ma qualcosa in comune hanno, per esempio la linea difensiva a tre e le propulsioni sulle fasce.
Le diversità
—Gasperini ama il calcio dell’aggressione uno contro uno e, nelle ultime stagioni, la bilancia dei duelli individuali pendeva dalla parte dell’Inter. Il mercato 2025 non ha cambiato la situazione. Se si ragiona sul singolo contro singolo, l’Inter era e rimane la più forte. L’Atalanta ha perso Koopmeiners, ceduto alla Juve, e non può contare su Scalvini e Scamacca, fermi per i infortuni. L’Inter si è rinforzata con Taremi e Zielinski, specie con il primo. L’iraniano ha alzato il livello del terzo attaccante, ruolo che l’anno scorso si dividevano Arnautovic e Sanchez. Taremi è un “terzo” per modo di dire, sta sullo stesso piano di Lautaro e Thuram. L’impressione è che Gasperini abbia perso a centrocampo tutti questi confronti con Inzaghi, anche se nel 4-0 di cui si è detto non c’era Calhanoglu. Il giro-palla inzaghiano, rapido e preciso, ha mandato a vuoto molte pressioni gasperiniane. Samardzic potrebbe essere la variante nuova dell’Atalanta. Attenzione al sinistro del serbo-tedesco, tra centrocampo e attacco", si legge.
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