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"Non di solo Witsel vive la difesa dell’Atletico, non potrebbe permetterselo. A San Siro gli altri due centrali dovrebbero essere José Gimenez e Mario Hermoso. L’uruguaiano Gimenez è cresciuto all’ombra di Godin e presumiamo che a lui toccherà il lavoro sporco su Lautaro - Uruguay contro Argentina, un classico -, anche se per struttura è forse più adatto al disinnesco di Thuram. Parliamo di uno stopper alla maniera antica, un duro, un cacciatore di contrasti. Hermoso, formatosi nel Real Madrid e diventato grande nell’Espanyol, è più adatto al nuovo corso, perché come Witsel brilla in conduzione. Thuram e Lautaro dovranno speculare sul primo giro-palla dell’Atletico, lì potrebbero crearsi situazioni gustose. Con le giuste pressioni, riusciranno in quello che ai tempi dell’Atletico di Godin e Miranda non era ammissibile, rubare palla all’Atletico ai limiti dell’area".
"Va bene costruire, però l’Atletico mantiene una postura poco elevata. Nella Champions in corso ha fatto registrare un baricentro medio molto basso a 47 metri e mezzo. In Liga si alza, ma non di molto, a quasi 49 metri. L’Inter dovrà stanare l’Atletico per creare spazi tra la linea difensiva biancorossa e Oblak ed evitare che Thuram e Lautaro restino schiacciati e intrappolati. Servirà pazienza e saranno utili i cambi di gioco da una fascia all’altra, per aprire un lato debole. I due esterni sono Nahuel Molina, argentino ex Udinese, a destra e Samu Lino, brasiliano, a sinistra. Tutti e due sanno spingere, Samu Lino nasce come ala, ma di base tengono la posizione difensiva, per un allineamento a cinque. Saranno importanti gli inserimenti di Barella e di Mkhitaryan, i tiri da fuori di Calhanoglu. E la sveltezza di Lautaro nei 16 metri, a rubare spazio e tempo, specie a Witsel", aggiunge il quotidiano.
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