La prima rete di Barella in campionato con la maglia dell'Inter ha permesso ai nerazzurri di abbattere il muro del Verona e di completare una rimonta che proietta nuovamente la squadra di Conte al primo posto, in attesa di Juventus-Milan di questa sera. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport descrive così il gol dell'ex Cagliari:
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La rete del centrocampista sardo ha permesso all'Inter di superare il Verona
"E no, a Barella non potrai chiedere l’esperienza. Però la lucida follia sì, a sette minuti dal termine, quando gli occhi annebbiati a un certo punto confondono il giallo delle maglie del Verona con quello del Borussia Dortmund. E le gambe non vanno più, non sai più cosa inventarti. Certo, l’esperienza aiuta, quella invocata da Conte tra un wurstel e l’altro in Germania. Ma la pazzia di andarsi a prendere un pallone sulla linea laterale e telecomandarla verso l’incrocio dei pali più lontano, ecco, serve anche quella per almeno una notte – un’altra ancora – in testa al campionato, con la Juve 2 punti dietro. Barella butta via la maglia e la racconta semplicemente così, la rete numero uno in campionato con l’Inter. «È il gol più bello della mia carriera». Mamma mia, vale un cartellino giallo (Conte perdonerà). Vale l’imitazione di un gol che in quella stessa porta fece un giorno Radja Nainggolan, che con Barella condivide il procuratore e forse un pizzico della stessa gioiosa follia. Vale, quel destro a mille all’ora, anche un sabato notte dolce come un primo posto".
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