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Barella e Sensi insieme nell’Inter? Conte non rinuncerà alla fisicità, ma una via lo può accontentare

Coi centimetri in difesa e in attacco, l'Inter può sopperire alla mancanza di fisicità in mezzo al campo

Andrea Della Sala

Dall'Italia che ha battuto la Finlandia, arrivano buone notizie anche per l'Inter di Conte. Mancini ha schierato insieme i due centrocampisti nerazzurri Barella e Sensi e il risultato è stato più che soddisfacente. Arrivano, dunque, conferme sul fatto che i due piccoli centrocampisti possano giocare insieme nell'Inter. Coi centimetri negli altri reparti si può sopperire alla mancanza di fisicità in mezzo al campo.

"Sensi e Barella non hanno solo qualità e giovane età in comune: basta vederli vicini a Lukaku per mettere in risalto altro. I centimetri, però, non sono un «must» nel ruolo, almeno non nel calcio moderno, quello per quasi un decennio dominato dalla scuola spagnol-guardiolesca. L’epopea della Roja e del Barcellona guidato da Xavi e Iniesta, con il solo Busquets a garantire centimetri in mezzo, ha dimostrato al mondo che «piccolo» è bello, e soprattutto può essere vincente. Lo stesso Pep ha riproposto il modello al City, con i due Silva e Fernandinho, oggi Psg e Bayern hanno coppie non certo di corazzieri davanti alla difesa (Gueye-Verratti e Kimmich-Thiago Alcantara). Certo, Xavi e Iniesta sono modelli lontani per Sensi e Barella, e lo stile di gioco del Barça non è certo quello dell’Inter di Conte. Fra i catalani erano pequeños anche i terzini, gli esterni d’attacco, il «falso nueve» Messi e non si buttava mai una palla in mezzo, nemmeno su corner. Conte invece non intende rinunciare a forza fisica e centimetri, anche perché la sua idea di calcio è più diretta e verticale. Ma dietro, con i tre corazzieri della difesa e in attacco, col gigante belga, la fisicità non manca. In mezzo, si può essere anche mini, purché la qualità sia maxi", spiega La Gazzetta dello Sport.

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