Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi, ex capitano dell'Inter, ha parlato così di un possibile addio in difesa nel prossimo mercato: "Visto che in discorsi di plusvalenze non voglio entrare, a malincuore le dico Skriniar. Perché De Vrij sarà anche un po' più vecchio, ma il centrale ricopre il ruolo più delicato. È quello che comanda il reparto, detta i tempi delle uscite, rompe la linea scalando in avanti sul centravanti, deve avere personalità".
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Inter, Bergomi: “Addio in difesa? Meglio sacrificare Skriniar che De Vrij perché…”
Le parole dell'ex capitano nerazzurro: "De Vrij sarà anche un po' più vecchio, ma il centrale ricopre il ruolo più delicato"
"Lo so bene, è diventato insostituibile e cresciuto molto. Soprattutto dopo l'andata contro il Sassuolo. In quella partita Conte, che resta il vero valore aggiunto dell'Inter, ha deciso di tenere la squadra più bassa. La difesa ne ha guadagnato in sicurezza, avendo meno metri da guardare alle spalle. Un giovamento generale, perché nel calcio il possesso palla conta relativamente. È più importante l'indice di pericolosità dell'avversario e l'Inter è stata devastante anche perché poco fallosa. Poche punizioni e angoli concessi, pochi cartellini. Tanto che Skriniar, mai squalificato, ha giocato 33 partite consecutive da titolare. Lo stesso Barella ha giocato 7-8 gare in diffida".
Milenkovic potrebbe essere il sostituto dell'ex Samp?
"Il viola è bravo, per carità. Ma mi tengo Skriniar. Quella sarà la difficoltà dell'Inter sul mercato. Devi trovare un sostituto che ti permetta di chiudere l'operazione guadagnandoci. E poi voglio vedere, perché i problemi ce li hanno tutte le squadre, chi potrà mettere decine di milioni per Milan".
All'Inter cosa serve in difesa?
"Un quarto centrale rapido nel breve. Il Chelsea con Tuchel ha fatto la differenza fino alla finale di Champions perché dietro ha uomini veloci come Thiago Silva e Rudiger che ti permettono di accorciare. Ma né Milinkovic né Maksimovic hanno queste caratteristiche. Poi serve un Hakimi per l'altra fascia. Un esterno sinistro di piede mancino che sappia saltare l'uomo. Perché l'Inter è prima in quasi tutte le classifiche ma ultima quanto a dribbling tentati e riusciti. Ma questo in fondo è un merito in più, perché la squadra di Conte non gioca certo male, semplicemente decide lei quando vincere le partite".
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