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Tra le pagine dell'edizione odierna di Libero, il noto giornalista Fabrizio Biasin ha fatto il punto sulla situazione legata a Mauro Icardi, privato della fascia da capitano la scorsa settimana: "Zhang è certo che le cose si sistemeranno («Non lo cederemo mai alla Juventus. Crediamo che continuerà a crescere con noi. Lo consideriamo parte della nostra famiglia»), ma la situazione resta parecchio complicata. Oggi l'attaccante dei 122 gol nerazzurri compie 26 anni e ancora non sappiamo quando tornerà a giocare. Il principio di pace rischia di crollare di fronte al «nodo» fascia: per il ragazzo «ha lo stesso valore di una gamba» (cit. Wanda Nara) e senza una gamba... è difficile giocare.
Sull'altro fronte sembra improbabile (se non impossibile) che la società decida di fare un passo indietro, soprattutto dopo aver ascoltato le parole di mister Spalletti, il tecnico che fino a un mese fa esibiva il suo numero 9 come esempio per tutti e ora lo bastona oltre la logica («se sono contento che fosse in tribuna? Speravo venisse negli spogliatoi...»), così come fino a un mese fa considerava Lautaro Martinez poco più di un comprimario («vuole giocare di più? Tutti meritano di giocare di più») e ora lo ha eletto nuova Stella Polare: «Lautaro è un carro armato, una macchina da guerra, lo conosco bene, ha carattere e forza, farà gol». La sensazione è che il tecnico si aspetti una qualche ammissione di colpevolezza da parte dell'ex capitano, colpevole di non aver messo una toppa alle dichiarazioni della moglie/agente, anche riguardo il suo operato («Lautaro? Poteva metterlo prima...»); Icardi però resta convinto che quella subita sia un'ingiustizia esagerata (la fascia da capitano sottratta dopo gli anni dei sacrifici e dei gol per la Champions) e difficilmente farà un passo verso il suo tecnico. E lo spogliatoio? Un confronto potrebbe aiutare, anche se pare che i problemi siano in realtà solo con la parte croata del gruppo. Totale: la pace è certamente un obiettivo, ma assai complicato da raggiungere".
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