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Era scappato da Manchester nel 2019, era scappato dall’Inter nel 2021, era scappato dal Chelsea nel 2022, adesso molla i vice-campioni d’Europa. A conti fatti solo la fetente pandemia è riuscita a tenerlo al suo posto (2020). Nella giornata di ieri Marotta e Ausilio - con il benestare di patron Zhang- hanno abbassato la serranda su ogni genere di tentativo di riconciliazione, nonché comunicato al Chelsea che si tirano fuori dalla corsa all’inaffidabile. Un atto di amor proprio doveroso, laddove i principi di lealtà sono più importanti dei gol.
Poi, certo, tocca affrontare una discreta rottura di balle se si pensa che ora toccherà trovare sul mercato un’alternativa credibile (alcuni papabili in ordine sparso: Balogun, Taremi, Morata, Nzola. Ma la verità è che “il nome” lo sanno solo Ausilio e Marotta). Gran rottura, dicevamo, perché perla seconda volta Lukakone modifica il piano-mercato del suo (ex) club. Nel 2021 i nerazzurri si sarebbero tenuti ben volentieri Hakimi, questa volta avrebbero fatto lo stesso con Dzeko".
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