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Questa sera a San Siro l'Inter si giocherà tutto in 90'. Per essere sicura di andare avanti in Champions League, la squadra di Conte dovrà battere un Barcellona rimaneggiato, ma sempre molto temibile.
"San Siro esaurito, 72 mila anime, record d’incasso da quando si gioca a calcio in Italia: quasi 8 milioni di euro. Polverizzato il primato precedente (6,5) dell’ultimo Inter-Juve, In campo il Barcellona che ha vinto 3 Champions e 3 Mondiali negli ultimi 10 anni; la squadra di Re Messi dai 6 Palloni d’oro (anche se non c’è) e del Pistolero Suarez (che c’è), reduce da un gol di tacco che è già storia. Tutto è così grande attorno all’Inter che il cuore si gonfierà da solo, senza bisogno che Conte lo pompi. Ma il cuore andrà tenuto a freno, da solo non basterà", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Per non fidarsi della versione dimessa annunciata da Valverde, per esempio. Messi, Piquet e Sergi Roberto sono rimasti a casa, con gli infortunati Jordi Alba, Dembelé, Arthur. In porta andrà Neto, ex Juve e Fiorentina, al debutto stagionale. I centrali difensivi potrebbero essere Umtiti e Todibo, 6 gettoni in due nella Liga attuale. Uno tra De Jong e Rakitic dovrebbe stare in panca. Tutto vero, ma è anche vero che ci sarà Vidal, che muore dalla voglia di farsi desiderare dall’Inter e già al Camp Nou le fece male. Ansu Fati (17 anni), pronto a entrare, e Carles Aleñá (21) sono bambini, ma d’oro. Fati, a 16 anni, è diventato il più giovane marcatore nella Liga della storia del Barça. Forse era meglio affrontare titolari demotivati piuttosto che ragazzini affamati di gloria e di futuro, che in una cornice eccitante, come sarà quella di San Siro, potrebbero esaltarsi. Frankie De Jong ha solo 22 anni, ma 10 presenze in Champions più del vecchio Borja Valero (34 anni). Meglio non fare troppo affidamento sulla presunta ingenuità del Barcellona rimaneggiato, che sparerà con le colt d’oro del Pistolero Suarez e con il campione del mondo Griezmann. Per costituzione tattica ed eccellenza di individualità, Valverde metterà in campo comunque una formazione in grado di palleggiare e fare possesso, soprattutto in quella zona mediana dove Conte è in eterna emergenza. Anche con le riserve il Barça non creerà meno problemi di quelli che ha creato la Roma dei titolari. Anche qui servirà cervello, per non farsi condizionare dal ruggito appassionato di San Siro: attaccare con criterio, senza caricare a testa bassa dal primo minuto. Serviranno lucidità e freddezza per gestire i momenti di difficoltà del match che non mancheranno", spiega il quotidiano.
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