Un'operazione da 425 milioni per il nuovo bond dell’Inter. Secondo quanto riporta oggi Il Sole 24 Ore, il club nerazzurro ha infatti definito l’entità dell’emissione per rifinanziare il debito e sta lavorando con Goldman Sachs e Rothschild per la collocazione del nuovo bond che sarà, quindi, da 425 milioni. L’obiettivo è quello di rifinanziare il bond in scadenza al 31 dicembre 2022 oltre ad una linea di credito da 50 milioni fornita dalla stessa Goldman Sachs e da Ubi Banca (ora Intesa Sanpaolo).
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Inter, bond da 425 mln. Oaktree, prestito Pik: interessi pesantissimi
Un'operazione da 425 milioni per il nuovo bond dell’Inter: lo riporta oggi Il Sole 24 Ore, che entra nei dettagli della situazione
Secondo il quotidiano, nonostante la presenza a Milano del presidente Steven Zhang, potrebbero allungarsi le previsioni relative ad una chiusura entro fine gennaio. L’operazione sarebbe rivolta a investitori italiani ed esteri, tra i quali anche grandi investitori internazionali come Blackrock e Pimco. Per quanto riguarda invece il rating, attualmente l’unico rating pubblico fornito sul bond dell’Inter è quello dell’agenzia internazionale Fitch, che nelle scorse settimane ha declassato il rating del bond di Inter Media and Communication a “B+” da “BB-“ con un outlook stabile.
In casa Inter la situazione finanziaria è legata anche al finanziamento da 275 milioni garantito dal fondo statunitense Oaktree a Suning nei mesi scorsi, di cui almeno 50 milioni sono stati poi versati nelle casse del club nerazzurro. Come riportato sempre oggi dal Sole 24 Ore, sono emersi alcuni dettagli: si tratterebbe infatti di un finanziamento cosiddetto Pik, cioè «Payment in kind» con scadenza nel 2024 e con interessi superiori al 10 per cento. In questa tipologia di prestito gli interessi vengono accumulati nel tempo e il pagamento avviene alla scadenza dei 3 anni: considerando quindi i 275 milioni di euro di finanziamento, la somma totale lievita prima a 302,5 milioni, con 27,5 milioni di interessi (visto il tasso del 10%). Interessi che poi vengono ricalcolati a partire dalla cifra complessiva, salendo in seguito così a 332,75 milioni e successivamente a 366,025 milioni. L’effetto, dunque, è di avere di fatto interessi molto più costosi: alla luce del pegno sulle quote del club nerazzurro, se al termine dei tre anni il finanziamento non dovesse essere ripagato da Suning, Oaktree diventerebbe proprietario dell’Inter.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)
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