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A Benevento l’Inter vince ma stenta, lotta ma soffre. Nella trasferta campana i nerazzurri si mostrano leggeri, nelle idee e nella sostanza. Preoccupa un reparto su tutti, il centrocampo. Borja Valero, Vecino, Gagliardini: nel cuore del campo l’Inter manca in personalità e freschezza. Perché il Gagliardini di Bergamo non è quello di Milano, quello era forte, ma non si diventa scarsi improvvisamente. Gli stanno mancando alcune sicurezze. A Borja Valero la personalità non manca sicuramente, la freschezza al contrario sì. Lo spagnolo procede a ritmi contenuti, compassato, fin troppo. Vecino va ad intermittenza, una cosa buona e tre sbagliate. L’uruguaiano sembra spaesato e l’atteggiamento non è ancora da Inter: vedasi il gol del Benevento, quando l’ex Fiorentina perde palla ma decide di non rincorrere l’avversario. Ma l’Inter è pazza e la nota positiva giunge da un altro centrocampista per l’occasione trasformato in trequartista. Brozovic risolve la partita con due gol alla Nainggolan. Proprio lui, il croato dall’animo indolente salva i nerazzurri da una trasferta diventata sorprendente complicata. Il buon Marcelo rende felice Spalletti con la qualità degli inserimenti tanto amati dal tecnico toscano, che poco tollera la staticità di reparto. All’Inter manca il “folto che ruota lì negli ultimi trenta metri”, ma prima del derby Spalletti avrà quindici giorni per migliorare la situazione.
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