Alla terza uscita l'Inter di Spalletti ha fatto vedere già la mano del tecnico. Nel pareggio contro lo Schalke, sono i nerazzurri a tenere in mano il pallino del gioco e sfiorano più volte la vittoria che sarebbe stata più che meritata. Squadra corta, mutua assistenza, concentrazione e scambi di posizioni sono le basi di un buon calcio, ma in nerazzurro sembravano essersi perse in spirali misteriose. Davanti alla dirigenza al gran completo - arrivati giusto per il match Steven Zhang, il coordinatore tecnico di Suning Sports Walter Sabatini, il d.s. Piero Ausilio e il vicepresidente Javier Zanetti - i nerazzurri offrono una buona prova con un 4-2-3-1 in cui le linee rimangono vicine e la difesa si mostra attenta parlando molto e azzeccando quasi tutte le diagonali. Come si legge su La Gazzetta dello Sport "D’Ambrosio, il ruvido ma efficace Skriniar, un Miranda tornato leader e Nagatomo che rimanda al secondo tempo la consueta amnesia concedono poco a Konoplyanka (sempre in gol nelle ultime uscite) Burgstaller e Harit. A dare protezione alla retroguardia, la cerniera Gagliardini-Kondogbia, per la verità più bravi a recuperare palla che a riproporla con lucidità".
FC Inter 1908
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Ottima prova dei nerazzurri che fino alla fine della gara hanno provato a vincere la partita
L'Inter crea tanto e spreca troppo ma impressiona il fatto che la squadra di Spalletti anche nel finale vada a cercarsi la vittoria. Ancora presto per fare delle valutazioni, anche perché nei prossimi giorni l'Inter affronterà Lione, Bayern e Chelsea però la mano di Spalletti si vede e con alcuni rinforzi mirati e il rientro di Icardi il tecnico ha una buona base su cui lavorare.
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