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Di Caro: “Inter, l’estetista può attendere. Conte sa che questa squadra deve…”

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Il giorno dopo Inter-Cagliari, dalle colonne della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro analizza la vittoria dei nerazzurri

Gianni Pampinella

Il giorno dopo Inter-Cagliari, dalle colonne della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro analizza la vittoria dei nerazzurri, l'undicesima consecutiva. "Le vittorie di fila dell’Inter arrivano a 11 e sempre 11 sono i punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. Per perdere lo scudetto a questo punto servirebbe una specie di suicidio di massa ad Appiano. Giusto che dirigenti, tecnico e squadra tengano i piedi per terra ma la prossima sfida a Napoli pare davvero l’ultimo scoglio prima del traguardo ormai scontato. Inutile fare le pulci al gioco o chiedere qualcosa di diverso: l’Inter che le vince tutte ormai è questa. C’è stato un momento in cui ha dato anche spettacolo segnando gol corali e da applausi. Ultimamente sta mettendo in campo soprattutto concretezza, cinismo, solidità. Non sempre è bella ma non c’è bisogno per Conte di andare dall’estetista adesso. Per i «ritocchini» c’è tempo".

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"L’obiettivo è vincere lo scudetto, spodestare la Juve dopo nove ininterrotte stagioni di tirannia calcistica, riportare all’Inter un titolo atteso 11 anni poggiandolo su basi solide, fatte di cultura del lavoro, spirito di gruppo, sacrificio. Tutto questo Conte lo sta facendo: ed è tantissimo, viste anche le difficoltà societarie scoppiate quest’anno. Il tecnico ha capacità di autocritica superiori a quelle che gli si attribuiscono".

"Sa lui per primo che questa Inter, che pure sembra di ferro, per aprire un ciclo vincente e per tornare protagonista in Europa deve crescere ancora nel gioco e nel dominio delle partite ed essere migliorata nella rosa. Perché una cosa è l’Inter dei titolari e una l’Inter in cui prendono posto due-tre riserve che ne abbassano ogni volta il valore complessivo. Quando l’Inter cambia, non migliora mai. A meno che Conte non faccia entrare in corso d’opera dei titolari tenuti a riposo, come è avvenuto ieri col Cagliari".

(Gazzetta dello Sport)

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