Inter, c’è la mano di Spalletti. Dalla preparazione al carattere, ecco dove ha lavorato il tecnico

"Vittoria con la Fiorentina e vittoria esterna in casa della Roma, 6 punti, 6 gol fatti e uno solo subito. Sono i numeri dell’inizio di stagione dell’Inter, la cura Spalletti sta mostrando i primi frutti sul campo. Dopo l’esordio vincente con la squadra viola, l’Inter si è ripetuta assicurandosi il primo scontro diretto della stagione. Su questo positivo avvio di stagione ruotano cinque importanti fattori:

"PREPARAZIONE - Non solo a livello fisico, ma anche mentale. Niente scossoni all’interno del gruppo; un anno fa l’Inter ha iniziato la stagione con de Boer, arrivato da appena 10 giorni a Milano. Quest’anno Spalletti è riuscito a lavorare con tranquillità sul materiale che aveva, con con giocatori chiave come Skriniar e Borja Valero a disposizione fin dai primi giorni di preparazione.

"CENTROCAMPO - Ceduti giocatori di rottura come Felipe Melo, Medel e Kondogbia, dentro giocatori di qualità che sanno far girare il pallone. In mediana Borja Valero e Vecino che mettono ordine al reparto. E’ questione di organizzazione, tutti sembrano sapere quello che devono fare.

"TESTA - Già nella passata stagione, sebbene a sprazzi, si era visto che questi giocatori sapevano giocare a calcio, ma il problema era proprio mentale: alla prima difficoltà, al primo ostacolo la squadra si disuniva e scompariva dal campo. Con la Roma il doppio errore sotto porta di Candreva e Icardi sembrava il segnale della fine, invece nel finale la riscossa nerazzurra. Una questione di carattere.

"ICARDI/PERISIC - Spalletti è ripartito da quelle che erano le certezze dell’Inter. Se per quanto riguarda il capitano c’erano pochi dubbi sulla sua permanenza, ben di più invece aleggiavano attorno al croato. Spalletti fin dai primi giorni ha fatto di tutto per convincere la società a non cederlo e ha fatto capire al giocatore di essere un elemento centrale del progetto. Ora Perisic ha ripagato la fiducia con due prestazioni di grande livello.

"FORTUNA - La fortuna è l’elemento sul quale Spalletti non può incidere. Se lo scorso anno a Roma il palo di Banega e la vittoria giallorossa aveva aperto la crisi di de Boer, sabato i tre pali colpiti dalla formazione di Di Francesco hanno permesso all’Inter di conquistare tre punti fondamentali. Spalletti ha avuto anche la sorte dalla sua, ma in questo avvio di stagione la sua mano si vede parecchio.

"(Libero)