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Inter, cedere un big non sarà più un tabù: con Marotta si può, attenzione a Skriniar

L'ex dirigente della Juventus si è spesso privato dei suoi top player, a patto che servisse a rinforzare la squadra

Fabio Alampi

L'arrivo nella dirigenza dell'Inter di Beppe Marotta potrebbe segnare una prima, grande svolta nelle politiche societarie: cedere un big non sarà più un tabù, a patto che la cessione serva per sistemare i conti e contemporaneamente rinforzare la rosa. Se l'Inter, negli ultimi anni, è sempre riuscita a resistere alle offerte arrivate per i propri big, considerati indispensabili per non indebolire la squadra, la situazione ora potrebbe cambiare, a cominciare da Milan Skriniar, corteggiatissimo dai top club d'Europa. Così scrive il Corriere dello Sport: "L'innesto di Marotta potrebbe segnare una svolta nelle filosofie di mercato interiste. Finora, infatti, su preciso input di Suning, era stato eretto un muro attorno ai pezzi pregiati della rosa: tutti blindati e considerati incedibili. E' vero che nei contratti di Icardi e Brozovic sono state inserite clausole di uscita, ma a cifre elevatissime e per le quali un'eventuale cessione non avrebbe potuto essere considerata un sacrificio. Alla riprova dei fatti, però, nessuno si è fatto avanti con 110 milioni di euro per il centravanti o 50 (nel frattempo la clausola è salita a 60) per il centrocampista. In passato (estate 2016), però, era stato respinto senza troppi complimenti il Napoli, disposto a mettere sul tavolo una sessantina di milioni, e l'estate scorsa erano state "rimbalzate" pure le due squadre di Manchester che, per il cartellino di Skriniar, erano pronte a offrirne 65. Ecco, con Marotta la resistenza potrebbe essere più tenera… Del resto, lo ha già sperimentato in questi anni alla Juventus: cedendo un big, ovviamente solo davanti a valutazioni elevatissime, si può rafforzare più facilmente la squadra, cogliendo opportunità e occasioni. Nelle ultime quattro stagioni il club bianconero ha ceduto in rapida successione Vidal, Pogba, Bonucci e Higuain, tutti titolari, incassando molto per poi reinvestire tutto o quasi. Il risultato è che non solo i conti sono rimasti in ordine, ma la squadra è rimasta più che competitiva, continuando a sbancare la concorrenza in Italia e potenziandosi in Europa per puntare concretamente alla conquista della Champions".

L'ESEMPIO IN EUROPA - "Peraltro si tratta di una pratica abituale anche tra le altre big europee, che attraverso il player trading cedono e acquistano. Ad esempio, il Barcellona si è trovato costretto a cedere Neymar al Psg, ma poi ha acquistato Dembélé e Coutinho. Il Liverpool, anche vedendo lo stesso Coutinho, è arrivato in finale di Champions e questa estate ha investito su Alisson, Keita e Fabinho".

CAPITOLO SKRINIAR - "La prossima estate, ci potrebbe essere la svolta e non potrà essere una sorpresa se Skriniar, soprattutto qualora le offerte dovessero toccare la tripla cifra, venisse ceduto. Aggiornando, però, l'obiettivo successivo: non più tenere in equilibrio i conti, ma rendere l'Inter ancora più forte".

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