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L’Inter di Inzaghi riparte da una certezza. Il muro Skriniar-De Vrij-Bastoni resiste

Andrea Della Sala

Il tecnico conta sui meccanismi difensivi che sono stati l'arma vincente dell'Inter campione d'Italia

Stesso sistema di gioco, idee diverse. L'Inter è cambiata, l'allenatore è cambiato e qualche pedina dei titolari è stata sostituita. Ma una cosa è rimasta uguale e continua a essere una sicurezza per i nerazzurri: il trio difensivo.

"In questa estate che nessuno dimenticherà il tifoso dell’Inter ha rischiato la vertigine. Ha visto cambiare il paesaggio attorno a sé. Ha perso a sorpresa alcuni punti di riferimento ma, per fortuna, non ha smarrito la certezza più importante per il futuro. Resiste ancora l’acciaio forgiato nel fuoco da Antonio Conte, la vecchia difesa pronta a proteggere anche la panchina di Simone Inzaghi. Non è un caso che la squadra sia stata modificata in tutti i reparti, ma che non siano stati toccai i tre centrali, decisivi per quel tricolore all’altezza del cuore. Gli stessi dioscuri, Skriniar-De Vrij-Bastoni, continueranno quindi a stare davanti ad Handanovic, per la gioia del capitano e di tutti compagni: aiuta avere alle spalle un reparto tanto affiatato", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Al momento i nerazzurri hanno cambiato un attaccante, una mezzala e pure un esterno, ma non hanno buttato giù nemmeno un mattoncino del caro vecchio muro di Conte. Sarà pure tremata la terra sotto ai piedi di Inzaghi, ma resistono le fondamenta su cui è stato costruito il castello dello scudetto. Quel trio di guerrieri rimasti tutti a Milano serve proprio a garantire che anche quest’anno i campioni d’Italia continueranno a essere competitivi.  Sul resto, però, è stata tirata da tutti una riga insuperabile: sia per l’allenatore sia per i dirigenti la difesa nel suo complesso non poteva essere alterata e, quindi, sarebbe dovuta stare fuori da qualsiasi logica di mercato. Così è stato e, a meno di offerte irrinunciabili sempre possibili da queste parti, così sarà. I tre erano e resteranno un blocco unico, duro come il granito", aggiunge il quotidiano.