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Il presidente Steven Zhang è atteso ad Appiano Gentile. Oggi il numero uno dell'Inter incontrerà i calciatori, a cui proporrà una rinuncia a due mensilità di stipendio. Una richiesta a cui quasi tutta la squadra dirà no, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera.
"Il club nerazzurro ha necessità di abbattere il costo del lavoro e portarlo dagli attuali 220 milioni (comprensivi di incentivi all’esodo per i vari giocatori in prestito) a non più di 190, meglio se 180.L’amministratore delegato Beppe Marotta ha confermato che i bonus verranno versati regolarmente, la proprietà dovrà poi pagare entro il 30 maggio gli stipendi di novembre, dicembre (differiti in base a un accordo con la squadra), marzo e aprile: quattro mesi per un totale di 60 milioni. Senza un’intesa la proprietà dovrà pagare".
Il quotidiano aggiunge: "Va sottolineato che l’Inter ha sempre rispettato le norme, operando nel recinto del regolamento e così sempre farà. Lo spogliatoio è contro il taglio secco, potrebbe però venire incontro alla proprietà sulla modifica dei contratti. Il pagherò di Zhang non è poi diverso da quello di altri club, tra cui la Juve, dove l’anno passato lo spogliatoio accettò un differimento di ben quattro mensilità".
Conte attende l'incontro con Zhang: "Una cessione importante andrà comunque fatta, indiziati i giocatori più appetibili sul mercato: Lautaro e Bastoni, entrambi giovani e capaci di garantire una plusvalenza notevole. Dover vendere un big certo non farà fare salti di gioia all’allenatore, smantellare però è un’altra storia".
"Per Conte la preoccupazione principale è proprio non ritrovarsi con una squadra incapace di lottare per gli obiettivi minimi. L’altra è stata sempre la chiarezza nella comunicazione. Inutile dire di voler puntare allo scudetto o a un buon piazzamento in Champions se mancano i mezzi. Per Zhang è il tempo delle risposte: un differimento non è più possibile".
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