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Tre italiane ai quarti di finale di Champions, un risultato storico che nessuno poteva pronosticare a inizio stagione. E Milano è l'unica città con due squadre nelle prime 8 squadre d'Europa.
"A inizio stagione era difficile pronosticare un doppio quarto per le milanesi, ci saremmo accontentati che ci riuscisse una delle due. Eppure è successo. Sull’ingresso di Milan e Inter nell’élite delle otto spira un vento anni Sessanta, di notti eroiche a difendersi e a ripartire, senza la genialità raffinata di un Rivera o la velocità serpentesca di un Mazzola, ma con la stessa tenacia. L’altra sera a Porto l’Inter ci ha regalato uno straordinario ritorno al passato, con una ripresa epica. Tutti dietro, a difendere il gol di vantaggio dell’andata. L’Inter del Dragao ha fatto felici quanti rivendicano la superiorità del risultato sul gioco. Dateci un portiere, un paio di difensori in serata di grazia, due centrocampisti votati al martirio e nulla ci spaventerà, questo il senso. Se uno dei tre attaccanti avesse cavalcato le due o tre occasioni che si sono create, l’Inter a Porto avrebbe vinto e la rinascita dell’irriducibile gioco all’italiana avrebbe rasentato la perfezione", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"L’Italia non vince la Champions dal 2010 del Triplete interista. L’Italia di Coppe dei Campioni/Champions ne ha vinte dodici, 7 il Milan, 3 l’Inter, 2 la Juve. Ha davanti l’Inghilterra (14) e la Spagna (19). Lasciateci sperare che una delle tre di quest’anno faccia 13. Basta auto-flagellarci, la Serie A a modo suo è ritornata attrattiva", precisa il quotidiano.
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