Dopo Lione e Bayern, l’Inter di Luciano Spalletti sculaccia anche il Chelsea. Semifinalista di Europa League, campioni di Germania e d’Inghilterra messi sotto da una squadra che però non farà le coppe. Il tutto rinunciando inizialmente ad Handanovic, Kondogbia, Joao Mario ed Eder: i migliori contro il Bayern. Malgrado le premesse, per metà tempo Spalletti ha tenuto in scacco l’amico e supposto rivale Antonio Conte. Con Brozovic sguinzagliato in aiuto a Borja e Gagliardini, Fabregas e Kanté non trovavano mai i tempi di gioco centralmente, mentre gli esterni rimbalzavano contro la doppia cerniera Candreva-D’Ambrosio e Perisic-Nagatomo. La partita insomma l’ha fatta l’Inter dall’inizio. Eroici in questo senso Miranda e Skriniar. Il 22enne slovacco che aveva disinnescato Ribery come se fosse un pivello è rapido anche nel breve malgrado la stazza, cattivo e imbattibile di testa. Meno esplosivo ma ancora più decisivo Borja Valero. Te lo aspettavi in grado di far girare la squadra, ma colpisce ancor di più nelle letture difensive. Col supporto di Gagliardini, lo spagnolo sembra una bussola per come capisce in anticipo dove andrà la palla. Corsa compassata, radar acceso e paletta per smistare il traffico: difficile non paragonarlo a Cambiasso, l’allenatore in campo del triplete.
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Inter: che bravo Borja Valero. Lo spagnolo è una bussola. Spalletti ha il suo Cambiasso?
Dopo Lione e Bayern, l’Inter di Luciano Spalletti sculaccia anche il Chelsea
(Gazzetta dello Sport)
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