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"L'Inter archivia il primo turno di Champions con qualche certezza in più. 1) Paradossalmente, è più facile che giochi una grande partita contro i Marziani piuttosto che contro gli Arroccati (tipo il Monza). 2) I "nuovi" (da Zielinski a Taremi) devono ancora inserirsi al 100%, ma sono già a un bel punto di cottura. E questo perché nel gioco ormai fluido dei campioni d'Italia basta avere qualità tecniche e seguire il flusso. 3) Barella - assente in Brianza - non è più solamente «un grande centrocampista», ma è «uno dei migliori al mondo». Sa far tutto. 4) Se il pensiero latente era «ma non è che questi hanno la panza piena?», ci siamo levati il dubbio guardando il trattamento riservato da Acerbi al fenomeno Haaland (99 gol in 104 partite col City e 2 volte su 2 fermato da San Francesco). 5) L'Inter non è più la squadra che prova a stare al livello delle big. L'Inter "è" big. Lo dice l'atteggiamento dei 16 scesi in campo all'Etihad: non hanno tremato mai".
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