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Biasin: “Inter, dal pareggio contro il Manchester City emerse 5 certezze in più”

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I nerazzurri hanno cominciato il loro percorso in Champions League conquistando un punto all'Etihad Stadium
Fabio Alampi Redattore 

Fabrizio Biasin, nel suo editoriale per Libero, è tornato sul pareggio per 0-0 tra Manchester City e Inter: "Non capita spesso di celebrare un pareggio. E infatti non è che siam qui a ballare la samba, ma alcune cose vanno dette. Lo 0-0 di City-Inter è un gran risultato, non tanto per il punto acquisito laddove casca chiunque, ma per quello che si è visto".

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"Contro una delle squadre più forti al mondo i nerazzurri hanno giocato esattamente la partita che avevano in mente, una partita fatta di pressing asfissiante, raddoppi costanti, alta intensità e, sì, ripartenze. Badate bene, "ripartenze" non "contropiedi". Il contropiede è la condizione obbligata della squadra perennemente in difficoltà, quella che non ha alternative perché messa in ginocchio dai suoi avversari. Questa cosa, all'Inter, l'altra sera è capitata negli ultimi dieci minuti di partita, per il resto Barella e soci hanno esaltato loro stessi propriocon le ripartenze, ovvero la caratteristica migliore del calcio inzaghiano, una pratica fatta di recupero palla e immediata verticalizzazione. Altro che catenaccio".


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"L'Inter archivia il primo turno di Champions con qualche certezza in più. 1) Paradossalmente, è più facile che giochi una grande partita contro i Marziani piuttosto che contro gli Arroccati (tipo il Monza). 2) I "nuovi" (da Zielinski a Taremi) devono ancora inserirsi al 100%, ma sono già a un bel punto di cottura. E questo perché nel gioco ormai fluido dei campioni d'Italia basta avere qualità tecniche e seguire il flusso. 3) Barella - assente in Brianza - non è più solamente «un grande centrocampista», ma è «uno dei migliori al mondo». Sa far tutto. 4) Se il pensiero latente era «ma non è che questi hanno la panza piena?», ci siamo levati il dubbio guardando il trattamento riservato da Acerbi al fenomeno Haaland (99 gol in 104 partite col City e 2 volte su 2 fermato da San Francesco). 5) L'Inter non è più la squadra che prova a stare al livello delle big. L'Inter "è" big. Lo dice l'atteggiamento dei 16 scesi in campo all'Etihad: non hanno tremato mai".

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