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Milan Skriniar non trascorre una serata facile al Camp Nou, dato che su entrambi i gol del Barcellona avrebbe potuto fare qualcosa in più. Questo è quanto scrive la Gazzetta dello Sport, che poi riporta anche il pensiero di Luciano Spalletti, che risponde al quesito sulle responsabilità e azzera i dubbi spiegando cosa occorre fare in quelle situazioni.
“La notte di Milan Skriniar, invece, è stata molto, molto diversa. Premessa: un partita da dimenticare può capitare a tutti. Anche a chi, di solito, sbaglia davvero poco. E il centralone slovacco è uno di questi. Al Barcellona lo volevano, ed erano pronti a mettere parecchi milioni di euro nelle casse dell’Inter, ma se questo match al Camp Nou doveva valere come esame per meritarsi il blaugrana allora meglio ripassare un’altra volta. È stato l’interista che ha fatto più passaggi positivi (51), ma non era questo quello che Spalletti voleva da lui. Questo non è il vero muro slovacco, l’uomo a cui l’allenatore toscano non rinuncia mai. Disattento su Lenglet nella prima, grande chance del Barcellona, Milan è arrivato in ritardo sul gol dell’ex compagno Rafinha: «Il difetto dei difensori vecchi è quello di guardare troppo l’uomo, marcare ti fa perdere di vista la palla – ha detto a fine partita Luciano Spalletti –. La colpa sul gol è di Skriniar? Si può sbagliare, è il concetto di marcare o guardare la palla e lo spazio, noi dobbiamo fare così, marcare lo spazio e reagire sull’uomo». Lo slovacco ha colpe anche sul raddoppio catalano con Jordi Alba, servito da Rakitic, che si infila proprio dalla sua parte. Una serata no, culminata con il giallo per una stecca rifilata a Luis Suarez poco fuori dall’area e seguita da un battibecco con l’attaccante uruguaiano. Barcellona va dimenticata, Milan si rifarà”.
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