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L'Inter soffre con l'Arsenal, ma alla fine vince e porta a casa tre punti importantissimi. E ora può concentrarsi sul Napoli, avendo lasciato a riposo per quasi tutta la gara molti dei suoi titolari. Inzaghi l'ha pianificata bene e alla fine il risultato gli dà ragione.
"L’Inter sceglie il campionato e si prende tre punti Champions con un gol. Il colpo perfetto. Turnover spinto per presentarsi energici da Conte. Rigore vincente di Calhanoglu che è tornato al centro del villaggio e si vede. Un bel catenaccio, non ci sono altre parole per definirlo, nel finale disegnato da Inzaghi con un inedito 5-4-1. Dalle cifre sembrerebbe una sofferenza totale: quattordici angoli, 63 per cento di possesso, 70 di vantaggio territoriale, tutto per l’Arsenal che controlla, si compiace di aggredire, schiaccia, ma non riesce a fare mai male per davvero. Una parata di Sommer, due respinte dei guerrieri Bisseck e Dumfries. I Gunners non sono reduci da un bel periodo, vanno per inerzia, davanti non hanno un serial killer dell’area, e sbattono su una difesa blindata come ai bei tempi. Bisseck ci mette il fisico, De Vrij la posizione e Dumfries quando parte sembra un treno. Unico dubbio: perché, dopo un quarto d’ora all’assalto, con traversa di Dumfries, questo ripiegarsi all’indietro? Comunque, Inter e Atalanta sono rimaste le ultime due di Champions a non prendere ancora un gol. E la classifica sorride soprattutto a Inzaghi: c’è soltanto il Liverpool davanti, poi Inter a 10 punti in compagnia originalissima di Sporting, Monaco e Brest. Ora il Napoli, senza perdere di vista chi sta dietro: perché prima di parlare di sfida scudetto ce ne corre", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Inzaghi stupisce due volte. Intanto con il turnover, poi con la mossa tattica finale. Siamo sinceri: se l’Inter avesse perso, il tecnico non sarebbe sfuggito alle critiche per aver sacrificato l’Europa sull’altare del campionato. Probabilmente Inzaghi ha pensato che il calendario di Champions permettesse di recuperare, i playoff almeno non sembrano in discussione. Così dentro Bisseck, Frattesi, Zielinski, Darmian (per Dimarco) e Taremi. Non tutti rispondono “presente”, soprattutto Frattesi entra poco nel ruolo di incursore che dovrebbe ripartire come invece gli riesce alla stragrande con Spalletti. Anche Zielinski è un po’ anonimo. Ma succede un po’ per la pressione dell’Arsenal e un po’ per la scelta tattica di difendersi e rilanciare saltando il centrocampo dove Lautaro si muove bene da sponda, smistando palloni e filtranti finché l’Inter lo sorregge. L’altro stupore, si diceva, negli ultimi venti minuti, dentro Dimarco per un 5-4-1 che rinchiude l’Inter nella sua area senza che l’Arsenal faccia paura. Soltanto tre gol in questa Champions: una cifra che non mente", aggiunge il quotidiano.
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