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Inzaghi: “Ci hanno detto che si gioca. Brozovic? Per me rinnova. Lukaku e il mercato…”
Si torna in campo dopo la sosta natalizia. L’Inter domani alle 12.30 affronterà il Bologna in trasferta per la 20a giornata di Serie A e oggi alle 17 è in programma la conferenza stampa di Simone Inzaghi. I nerazzurri si presentano al 2022 con il primo posto in campionato a +4 sul Milan e +7 sul Napoli. Di seguito le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Inter, riportate integralmente da FcInter1908.it.
Si torna in campo due settimane contro il Bologna, avversario molto organizzato. Che partita sarà?
"Senz'altro sarà una sfida complicata, non semplice. Affrontiamo una squadra che nell'ultima ha vinto meritatamente 3-0 a Sassuolo, sappiamo il valore dell'avversario. Cono bene l'allenatore, è molto preparato e organizza bene le squadre. Dovremo fare una gara importante".
Come sta la squadra? È preoccupato per quest'emergenza prima di gennaio e febbraio, per la gestione delle risorse?
"Penso che sia un clima di incertezza che non fa bene al calcio. Difficile preparare le partite, dobbiamo andare a Bologna, abbiamo 3 positivi, loro 8, poi ci sono le autorità che decidono. Sia io che Miha sappiamo che fino al fischio d'inizio dovremo essere pronti per qualsiasi cosa. Non fa bene al calcio, non puoi preparare le partite come hai sempre fatto, ma coinvolge tutte le squadre. Come ci è stato detto per la Supercoppa, domani si gioca, decidono le autorità".
Chi giocherà al posto dello squalificato Calhanoglu?
"Un'idea in testa ce l'ho, me la porto fino all'ultimo. Ho altri giocatori a disposizione, la formazione i ragazzi non la sanno, domattina parlerò con loro e deciderò all'ultimo".
Troppa euforia attorno all'Inter? C'è il rischio di autocelebrarsi?
"Dev'essere uno stimolo, siamo in testa, siamo campioni d'inverno. Gli apprezzamenti e i giudizi devono essere uno stimolo per fare bene. Tutti ci affronteranno nel modo migliore per crearci problematiche".
Che idea ti sei fatto delle parole di Lukaku?
"Per la vicenda Lukaku, non mi va di parlarne. Non conosco questa cosa, non è di mia competenza, posso dire poco. Lukaku è un grandissimo giocatore e qui all'Inter ha fatto due anni straordinari. Con me è stato 10 giorni nel migliore dei modi, ora gioca in un'altra squadra e spero possa essere utile. È un top player che sposta gli equilibri di ogni squadra".
Lo stop può aver intaccato qualcosa o è servito per ricaricare le batterie?
"Il mio auspicio è di ritrovare la squadra come l'avevo lasciata prima di Natale. Siamo coscienti che il Bologna è in salute. Nelle sedute normali i ragazzi hanno lavorato nel migliore dei modi. Il Bologna è insidioso, ha giocatori di qualità".
Ti senti - come Inter - l'etichetta di favorito addosso ora? Sul mercato siete completi così o hai chiesto alla società?
"Due mesi fa per qualcuno non eravamo favoriti, ora lo dicono di nuovo. Non mi crea alcun problema, deve essere uno stimolo. Per il mercato aspettiamo la Supercoppa, l'arrivo di Zhang a Milano, siamo sempre attenti con la dirigenza, lavorano in un'unica direzione e stiamo guardando, siamo concentrati solo sulle tre partite ravvicinate con Bologna, Lazio e Juventus".
Con chi condividi il premio di allenatore del mese di dicembre?
"Fanno piacere i riconoscimenti personali, vuol dire che stiamo lavorando bene. Penso che gli obiettivi migliori siano quelli collettivi, di alzare qualche trofeo, che mi è riuscito in passato e voglio accada anche qui. Per questo ogni giorno lavoriamo con l'idea di arrivare a quello".
Pensi di confermare la tradizione con uno tra Dimarco e Calhanoglu in campo?
"Ho sentito questa cosa, giocano perché lo meritano, indipendentemente dai calci da fermo. Se giocherà Dimarco li batterà lui, se no abbiamo Brozovic, Sanchez, tanti specialisti. Non abbiamo problemi".
Gli avversari dicono che l'Inter è favorita per una questione di pressione? E Brozovic rinnova il contratto?
"L'ho già ribadito, secondo me è molto contento, è importantissimo e credo rinnoverà questo contratto. Potete chiedere a Marotta e Ausilio che ogni giorno seguono le trattative, io guardo al campo. Quello che dicono i colleghi non mi mette pressione, so che sono in una società forte con grandissimi tifosi. Abbiamo perso qualche punto all'inizio, ma a livello di prestazioni l'Inter gioca da agosto con grande continuità. Siamo a metà dell'opera, ora dobbiamo fare campionato, coppa e Champions nel migliore dei modi e poi vedremo chi sarà stato più bravo".
Più convinto di vincere lo scudetto quando eri alla Lazio e sfidavi la Juve o adesso con l'Inter?
"(Ride, ndr). Di sicurezze ce ne sono poche, siamo molto soddisfatti della squadra, ma nei pronostici non sono mai stato bravissimo. Dobbiamo continuare a lavorare in questo modo, un girone non conta, abbiamo visto negli ultimi due mesi com'è cambiata la classifica, dobbiamo essere sempre pronti ad affrontare qualsiasi avversario".
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