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Inter, confronto Conte-Inzaghi: “E in viale della Liberazione c’è di che sorridere”

Marco Astori

Inzaghi, inutile girarci attorno, ha preso una squadra sulla carta più debole di quella dello scorso anno. Sono andati via Hakimi e Lukaku, poi è capitato l’incidente di Eriksen

Simone Inzaghi, giornata dopo giornata, si sta sempre più prendendo l'Inter. Nonostante un'estate complicata, infatti, il tecnico ha creduto sin dal primo giorno nel suo lavoro e ora se ne vedono i frutti. Scrive infatti Tutttosport: "I gol segnati, Lukaku o meno, in campionato sono gli stessi dopo 14 giornate: erano 34 con Conte, sono rimasti 34 con Inzaghi che, nonostante una squadra più votata all’attacco rispetto a quella del predecessore e dunque meno volta a chiudersi dietro per ripartire sfruttando la velocità di Hakimi e del belga, ha subito meno gol, 15 anziché 17.

Certo, si potrebbe sottolineare come Conte avesse a questo punto del campionato due punti in più, 33 contro 31, ma c’è un particolare non secondario da evidenziare. L’Inter di Inzaghi, oggi, 29 novembre, è già qualificata agli ottavi di Champions con un turno d’anticipo e il 7 dicembre a Madrid proverà addirittura a giocarsi il primo posto. Conte, dodici mesi fa aveva due punti nel girone, avrebbe poi vinto a Monchengladbach alla quinta giornata, salvo pareggiare 0-0 a San Siro all’ultima gara contro lo Shakthar, finendo addirittura quarto, fuori anche dall’Europa League. Insomma, soppesando tutto, in Viale della Liberazione c'è di che sorridere".