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L'allergia alla scofitta di Antonio Conte non è di certo una novità: l'allenatore dell'Inter, nelle sue precedenti esperienze in panchina, ha sempre sofferto i passaggi a vuoto delle sue squadre, e gli sfoghi del post partita ne sono una naturale conseguenza. Così scrive Tuttosport:
"Alla fine nel mirino è finito pure Beppe Marotta, l’uomo che più l’ha voluto all’Inter. Il primo a non esserne stupito è proprio l’amministratore delegato che, ai tempi della Juve, aveva fatto il callo alle uscite ben fuori dalle righe di Antonio Conte. [...] Stavolta, avendo esaurito gli obiettivi a cui dare la colpa, se l’è presa con il calendario e, per il principio dei vasi comunicanti, con chi in Lega Serie A non avrebbe fatto valere gli interessi del club. Una teoria singolare, considerato che l’Inter è l’unica società ad avere ben due rappresentanti in Consiglio, ovvero Marotta (in qualità di Consigliere Federale) e Alessandro Antonello, i due amministratori delegati del club".
BILANCIO - "A rendere l'allenatore (al momento) intoccabile, oltre a un contratto ancora in essere a 12 milioni annui di ingaggio, i risultati ritenuti senz'altro positivi dalla proprietà. L'Inter, per la prima volta nell'era Suning, ha centrato la Champions in surplace, addirittura a 4 giornate dal termine del campionato. [...] Per un giudizio definitivo sulla stagione andrà attesa anche l'Europa League (una malaugurata eliminazione con il Getafe sarebbe senz'altro un insuccesso) anche se - e Conte è il primo a saperlo, la partita vera l'Inter la giocherà nel prossimo campionato, quando il gap con la Juve dovrà essere definitivamente ridotto".
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