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Inzaghi: “L’Inter è costruita bene per restare nei suoi obiettivi. Non sentiamo solo Coppe”
Un'altra sconfitta in campionato. Ormai un copione identico che lascia comunque sempre sbigottiti chi l'Inter la vive con passione. Anche questa volta la squadra nerazzurra è riuscita nell'impresa di perdere dopo tiri e tiri in porta che finiscono fuori o tra le braccia del portiere manco fosse stata lanciata una maledizione. Un ritornello che stona, che diventa ingiustificabile pure quando sei senza fiato, stanco per qualche partita in più. Perché manca la precisione, il dettaglio, manca la tigna che serve a reagire quando l'obiettivo di una stagione intera sembra sfuggire di mano. Manca la forza di volontà che ti dovrebbe dare il risultato 'negativo' della diretta concorrente e manca l'orgoglio di chi vede il proprio popolo sempre fedele al seguito. Non c'è il piglio che invece ci mette zitto zitto il Monza Palladino che ha regalato una gioia a Galliani e pure a Berlusconi alle prese con un momento no in ospedale.
La squadra di Inzaghi è andata incontro all'undicesima sconfitta in questo campionato e fa malissimo se si pensa che questa rosa, qualche giorno fa, aveva regalato una bella serata di Champions ai suoi sostenitori. Solo una coincidenza quindi? Magari il momento storto del Benfica ha dato una mano ai nerazzurri? Chissà, ma se se sono quelli visti stasera dovranno inventarsi altro, o mandare le controfigure, al quarto di ritorno con i portoghesi. Perché serve tutto quello che è mancato in questa partita: orgoglio, ossessione maniacale per il risultato, una reazione per cancellare quella pagina del copione che sta diventando inutile da leggere, si conosce a memoria.
A fine partita il tecnico interista ha parlato ai microfoni di Skysport per raccontare il suo punto di vista rispetto a quanto successo sul prato di San Siro. Queste le sue dichiarazioni:
-Sembra un film già visto che si ripete: gara in controllo, attacco che non segna e sconfitta. Domanda difficile dopo la vittoria di Lisbona...
La squadra ha fatto un buon primo tempo, meritavamo il vantaggio. Poi ci siamo un po' innervositi, abbiamo un po' perso le distanze e subito qualche ripartenza. Una partita fotocopia di altre. Non va bene il passo che stiamo avendo in campionato, siamo molto delusi e arrabbiati. Non è vero che sentiamo solo le Coppe, la squadra sa l'importanza di queste partite. Stiamo parlando di un risultato negativo che rallenta il nostro percorso in campionato.
-Manca l'elettricità, sembra che in campionato non si spinga così tanto come nelle Coppe. Ma possibile?
C'è sempre l'episodio che cambia tutto. Le occasioni sono di più rispetto alle partite giocate in Champions. Sicuramente il risultato non ci dà ragione e questo è motivo di riflessione. Ne parliamo ogni giorno ma non basta. Non è un caso che tutti i portieri avversari diventano migliori in campo. La squadra sa che ha bisogno di vittorie e punti in campionato e non arrivano e per quello abbiamo perso distanze, lucidità e la palla ha viaggiato più lentamente.
-La qualificazione alla CL della prossima stagione è più alla portata vincendo la Coppa anziché centrando il quarto posto in campionato?
Nel 2023 i miei attaccanti non sono stati sui nostri livelli. Eravamo il migliore attacco, adesso stiamo segnando meno con gli attaccanti e la squadra però crea. Dobbiamo avere tutti più determinazione. In campionato mancano ancora diverse partite da giocare e le carte sono tutte in regola. Adesso abbiamo perso anche a San Siro e questo ci deve preoccupare. Stiamo lavorando per migliorare. Ma le occasioni avute anche questa sera non rispecchia il risultato.
-Manca un giocatore che ha un guizzo?
La squadra è costruita bene, per rimanere in tutti gli obiettivi. Non abbiamo lasciato nulla indietro, siamo ancora in corsa anche in Champions e possiamo arrivare in semifinale. Le ultime partite le avete viste, siamo delusi dai risultati, ma sono soddisfatto da quanto fatto in campo dai calciatori.
-Che partita sarà col Benfica?
Le squadre di CL pagano il giocare con continuità, vogliamo andare avanti. Giocando così tanto a volte bisogna fare delle scelte. Giocando così tanto in maniera ravvicinata succedono cose che poi vengono smentite nei giorni a seguire. Perché l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
(Fonte: SS24)
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