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Inter-Criscito: trattare con lo Zenit non sarà facile. Decisiva la volontà del giocatore?

MILAN, ITALY - NOVEMBER 15:  Domenico Criscito of Italy in action during the international friendly match between Italy and Germany at Giuseppe Meazza stadium on November 15, 2013 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

L'Inter a gennaio, per l'ennesima volta, farà un tentativo per portare a Milano, Domenico Criscito

Riccardo Fusato

L'Inter a gennaio, per l'ennesima volta, farà un tentativo per portare a Milano, Domenico Criscito. Il laterale dello Zenit ha un altro anno e mezzo di contratto con lo Zenit San Pietroburgo, il club che lo ha acquistato dal Genoa nell’estate 2011 per 15 milioni. Guadagna molto (poco più di 3 milioni a stagione) e finora in Russia è stato bene. La tentazione di tornare in Italia l’ha avuto periodicamente anche perché, a turno, le grandi del nostro campionato si sono interessate a lui. Ci ha pensato più volte il Napoli, è stato un’idea per Milan, Roma e Fiorentina, mentre per l’Inter si è trasformato in una tentazione ciclica. Questa, però, potrebbe essere la volta buona perché il Mondiale 2018 è alle porte e Criscito ha capito che solo tornando in Serie A avrà (forse) una vetrina che lo metta in condizione di competere con una concorrenza anagraficamente più giovane. Il ct Ventura un mese fa è stato chiaro: «E' un ottimo giocatore e l'ho visto crescere. Il suo problema è che si deve violentare per ritrovare il sacro fuoco perché qualitativamente merita la Nazionale». Ecco proprio in queste parole c’è il senso del discorso: in Russia il campionato non è agonisticamente probante come nei 5 principali tornei del Vecchio Continente. O comunque non tutte le gare lo sono. Tornando in Italia Criscito si rimetterebbe in gioco anche in ottica azzurra.

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