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Inter, dalle radici al fisico bestiale e non solo: i 5 segreti del nuovo Sanchez

Alessandro De Felice

"Nessuno è profeta in patria, o quasi. Perché nel caso di Alexis Sanchez si potrebbe parlare di una felicissima eccezione: in Cile il Niño viene visto quasi come un dio dai suoi connazionali, mentre è l’orgoglio indiscusso dei suoi concittadini. Per quello che ha saputo fare con la nazionale Roja, ovvio, ma soprattutto per come ha saputo prendersi cura della sua Tocopilla, città natale di 25 mila abitanti che ha deciso anche di intitolargli una via qualche anno fa, dopo un referendum cittadino. Sulla strada c’è un murale enorme, con un’esultanza di Alexis con la maglia del Cile e accanto tutte le maglie dei club in cui ha giocato. La storia di Alexis è da libro cuore: quando nel 2007 la città fu colpita e segnata dal terremoto, Alexis fu tra i primi a mettersi a disposizione per offrire sostegno alle cinquemila persone che avevano perso casa e per la ricostruzione delle zone più colpite. Il suo intervento è stato fondamentale per la realizzazione di alcuni progetti, come la costruzione di due scuole e di campi da calcio, o la ristrutturazione degli ospedali e degli edifici messi peggio".

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