12 marzo 2017, San Siro: l'Inter annienta letteralmente l'Atalanta di Gian Piero Gasperini con il punteggio più che tennistico di 7-1. Non ci fu proprio partita quella domenica, ma, paradossalmente, quella vittoria, invece che dare l'ulteriore spinta all'Inter verso il piazzamento Champions League, segnò il suo definitivo crollo. Questa volta, però, come scrive il Corriere dello Sport, la sfida contro la Dea, dovrà rappresentare la svolta: "Già, vedi Atalanta e poi... ricordi. Il nastro va riavvolto di appena qualche mese, la banda di Gasperini faceva paura una volta puntata seriamente l'Europa: ma in quel 12 marzo venne sprigionata l'Inter migliore. Sospinta dalle triplette di Icardi e di un insolito Banega, con Gagliardini - che soltanto qualche settimana prima aveva fatto il percorso da Bergamo a Milano, come rinforzo invernale - a completare l'opera. Illusione moltiplicata, un po' come i sette gol di quel pomeriggio per l'Inter. Peccato, appunto, che da lì in poi si sarebbe staccata del tutto la spina dei risultati e di ogni buona intenzione. Con la tremenda deriva e il cambio di allenatore. Quello di San Siro domenica, Atalanta permettendo, dovrà essere un punto di ripartenza".
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Il 7-1 dello scorso marzo segnò paradossalmente il crollo dell'Inter: quest'anno, con la Dea, deve essere la partita della svolta
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