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Dalle colonne de Il Giornale, Tony Damascelli analizza la stagione dell'Inter. Questo il commento del giornalista: "E così l'Inter prosegue in modo impiegatizio, un punto alla volta verso la Champions, senza un acuto che non sia tale, a meno che non si passi per eccezionale la vittoria nel derby, ma contro quale Milan? L'equivoco sta in un centrocampo che ha ritmi ordinari, nella testa e nelle gambe, una prima linea dove il caso Icardi ha distratto da doveri e responsabilità forti, al punto che la squadra ha realizzato 52 reti che sono un numero basso considerato il potenziale di alcuni interpreti, lo stesso Icardi, Lautaro, Perisic mentre la fase risolutiva dei centrocampisti è debole. Quale è stato, allora, il peso di Spalletti in questo andamento lento? Mai l'Inter è stata bella, come vuole intendere l'aggettivo, dunque attraente e sicura. Marotta ha voluto rassicurare l'ambiente, dicendo che il futuro dell'Inter passa attraverso il certaldese ma non ci giurerei, perchè il rapporto non è mai stato limpido e l'Inter abbisogna di garanzie, perchè se l'azionista cinese vuole davvero credere nell'investimento, viste le premesse non può che passare dalla propaganda all'azione e questo dovrebbe portare al cambio della gestione tecnica. Il drone Conte ronza attorno ad Appiano Gentile (così come altrove, in Italia e in Europa) ed è un rumore fastidioso per chi deve lavorare da qui all'ultima giornata di campionato".
(Il Giornale)
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