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Cambio di atteggiamento
—Ora è arrivato Conceicao, un ex Inter ed ex compagno di Inzaghi alla Lazio, a guidare la formazione milanista. I nerazzurri cercheranno di dimostrare che quello di settembre è stato solo un errore di percorso. "Sono passati tre mesi e spiccioli da quel derby perso per una rivoluzione, che poi è anche restaurazione. L’Arabia Saudita ha vissuto sia l’una che l’altra nella sua storia controversa, così non si stupirà nel sapere che in questa Inter le due parole si fondono: rivoluzionando il proprio atteggiamento in campo, allontanando la pigrizia e lo snobismo del tonfo col Milan (e un po’ anche quelli della rimonta subita dalla Juve), i campioni di Italia hanno restaurato ferocemente il proprio potere", sottolinea ancora la rosea rispetto alla partita contro i rossoneri.
Segnali
—La vittoria contro l'Atalanta potrebbe aver anche tolto qualche certezza pure a Gasperini, primo in classifica con Conte, ma che aveva - alla vigilia - definito un test importante per la sua squadra per capire a che punto fosse rispetto alla detentrice dello scudetto. L'allenatore atalantino ha contestato la vittoria nerazzurra che però è stata, specie a parere di Inzaghi, abbastanza netta per occasioni create e concentrazione. Un segnale dato anche alla Serie A: "L'urlo ha attraversato il deserto ed è arrivato in patria". Ma prima di pensare al campionato c'è una finale da giocare contro una delle rivali di sempre. E se succedesse di battere il Milan sarebbe la nona Supercoppa in bacheca, come la Juve, che i rossoneri hanno eliminato.
(Fonte: GdS)
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