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(Fonte: GdS)
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C'era Stefano Pioli ieri sera a Juve-Milan ed era l'allenatore rossonero, nel gennaio 2023, quando si sono incontrate l'ultima volta in Supercoppa Inter e Milan. La sua squadra arrivava dalla vittoria dello scudetto e l'Inter era arrivata nella stagione precedente a due punti. Vinse la squadra nerazzurra con la sua voglia di rifarsi. E ora la storia è cambiata: è l'Inter la vincitrice dello scudetto della passata stagione. La seconda stella è arrivata prima nella Milano interista ed è arrivata proprio nella sera di un derby. Tante motivazioni per i rossoneri per strappare il trofeo vinto a gennaio 2023 dai nerazzurri che però hanno perso una sola volta in questa stagione. Proprio contro il Milan.
Nell'ultimo derby giocato c'era ancora Fonseca in panchina. Scrive La Gazzetta dello Sport: "La sconfitta, senza la quale i nerazzurri oggi sarebbero in vetta in A, è stata un tremendo bagno di realtà per Inzaghi e compagnia. Quel giorno l’Inter ha capito il rischio di avere la pancia troppo piena. E, in fondo, anche da lì è iniziata una articolata e non semplice ripartenza" che ha permesso ai nerazzurri di ritrovare qualche certezza in più.
Ora è arrivato Conceicao, un ex Inter ed ex compagno di Inzaghi alla Lazio, a guidare la formazione milanista. I nerazzurri cercheranno di dimostrare che quello di settembre è stato solo un errore di percorso. "Sono passati tre mesi e spiccioli da quel derby perso per una rivoluzione, che poi è anche restaurazione. L’Arabia Saudita ha vissuto sia l’una che l’altra nella sua storia controversa, così non si stupirà nel sapere che in questa Inter le due parole si fondono: rivoluzionando il proprio atteggiamento in campo, allontanando la pigrizia e lo snobismo del tonfo col Milan (e un po’ anche quelli della rimonta subita dalla Juve), i campioni di Italia hanno restaurato ferocemente il proprio potere", sottolinea ancora la rosea rispetto alla partita contro i rossoneri.
La vittoria contro l'Atalanta potrebbe aver anche tolto qualche certezza pure a Gasperini, primo in classifica con Conte, ma che aveva - alla vigilia - definito un test importante per la sua squadra per capire a che punto fosse rispetto alla detentrice dello scudetto. L'allenatore atalantino ha contestato la vittoria nerazzurra che però è stata, specie a parere di Inzaghi, abbastanza netta per occasioni create e concentrazione. Un segnale dato anche alla Serie A: "L'urlo ha attraversato il deserto ed è arrivato in patria". Ma prima di pensare al campionato c'è una finale da giocare contro una delle rivali di sempre. E se succedesse di battere il Milan sarebbe la nona Supercoppa in bacheca, come la Juve, che i rossoneri hanno eliminato.
(Fonte: GdS)
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