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L'Inter di Antonio Conte sembra avere ormai una sua quadratura ben precisa, e lo si deve al lavoro maniacale dell'allenatore nerazzurro, in barba a chi lo accusava di avere un gioco prevedibile. Scrive la Gazzetta dello Sport:
"Che Conte abbia vinto una grande partita senza appoggiarsi in termini di segnatura né a Lukaku né a Lautaro, è un fatto che nobilita il lavoro del tecnico e la crescita complessiva di gruppo. L’Inter ha già il miglior attacco del campionato, in Europa secondo solo a quella grandiosa macchina da gol che è il Bayern. Se adesso, al totale prodotto essenzialmente da Lukaku Lautaro e Hakimi, Conte comincia ad
aggiungere con continuità i gol delle mezzali - leggi Vidal e Barella -, allora significa davvero aver trovato la quadratura del cerchio, addirittura superiore per distribuzione complessiva alla sua prima Juventus".
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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