LEGGI ANCHE
"Il secondo tempo inizia come se il primo non si fosse mai interrotto. Pronti via e i nerazzurri - come è anche giusto che sia - provano a giocare e ad attaccare, ma basta un contropiede per sbilanciarsi più del dovuto e Diaby punisce ancora Sommer per lo 0-2 saudita. All'ora di gioco Inzaghi cambia quasi tutto: entrano J. Martinez, Pavard, De Vrij, Fontanarosa, Dumfries, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto, Salcedo; restano in campo solo Frattesi e Correa. L'ultima mezzora si vede un'Inter vogliosa, che non subisce, ma che, anzi, crea soprattutto attraverso la consueta “inzaghiana” superiorità numerica in mezzo per creare spazio sulle fasce. Poi ci deve essere qualcuno che la butti dentro. E Correa non può esserlo"
"Sulla prestazione dei nerazzurri ha pesato, ovviamente, la condizione fisica generale e, di conseguenza, quella in rodaggio dei singoli. Senza Lautaro Martinez, rimasto ad Appiano Gentile ad allenarsi, il gioco di Inzaghi appoggia molto sul senso della posizione di Calhanoglu e sui movimenti offensivi di Thuram. Sia il turco che il francese, però, hanno fatto fatica. Normalità al 7 agosto: non c'è da preoccuparsi, per ora. Contro il Chelsea, l'11 agosto, però, bisognerà dare un'impressione migliore in vista del Genoa", la chiosa del CorSport.
© RIPRODUZIONE RISERVATA