La stagione dell'Inter non è stata negativa, di più. Inevitabile, quindi, dare il via all'ennesima rivoluzione. A distanza di soli due anni dall'ultima. Già perché l'estate 2015 era stata segnata da ben 10 innesti, a cui, a gennaio, si era aggiunto pure Eder. All'epoca, si pensava che fosse stato imboccato finalmente il sentiero giusto. Nel giro di due stagioni, però, quel gruppo ha dimostrato di non essere all'altezza: poca personalità, poca leadership e poca unità d'intenti. Certo, i ripetuti ribaltoni in panchina non hanno giovato, ma sfaldarsi in questo modo non è accettabile. Per di più, in campo ormai, lamentele, rimbrotti e pure qualche "vaffa" sono sempre più frequenti, a conferma di uno spogliatoio che si è sfaldato in parallelo con i risultati negativi. Concetto che è emerso anche tra le righe delle dichiarazioni di Handanovic ed Eder. La conseguenza è che, se l'anno scorso Suning aveva posto il veto alla partenza di qualsiasi big, quest'estate, invece, non ci saranno incedibili, ad eccezione di Gagliardini e, forse, Icardi. Ovvio che le uscite dipenderanno forzatamente dalle offerte recapitate in corso Vittorio Emanuele, ma la speranza della dirigenza è che ora non ci siano giocatori che si oppongano alla cessione o alla destinazione, vedi Murillo che disse no allo Zenit San Pietroburgo.
FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale
ultimora
Inter: dopo due anni ecco l’ennesima rivoluzione. Solo Gagliardini incedibile?
La stagione dell'Inter non è stata negativa, di più
(Corriere dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA