In un periodo condizionato anche dalle indiscrezioni, l'Inter mette un piede fuori dalla crisi con tre punti pesantissimi al Tardini contro il Parma. E anche le voci su Luciano Spalletti, sottolinea Il Giornale, possono per ora placarsi: "Quando carichi di attese una partita poi, sul campo, puoi rispondere in due modi: dando tutto e dimostrando che il carattere c'è e la voglia pure, oppure facendo una gara anonima, mettendo in luce tutti i propri limiti, sia tecnici che mentali. L'Inter a Parma ha scelto l'opzione via di mezzo, giocando in maniera disordinata ma con tanta voglia e grinta, riuscendo nel finale ad avere la meglio sul Parma. Una vittoria sofferta, targata Lautaro Martinez (ancora decisivo dalla panchina) che è un elisir per l'Inter. In un colpo solo riesce a scrollarsi di dosso un po' di paure e a dimenticare, almeno per una notte, la parola crisi. Del resto era stato chiaro Spalletti alla vigilia, arrivando a dire che l'Inter non si giocava soltanto il campionato, sotto forma di terzo posto in classifica che vale una Champions Legaue tranquilla, ma addirittura le proprie carriere. La sua e quella dei giocatori. Ma soprattutto la sua perché nel calcio, si sa, se le cose non vanno come dovrebbero andare chi paga è sempre l'allenatore.
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E su quello nerazzurro aleggiano da tempo fantasmi che si concretizzano sotto forma di passeggiate e visite improvvise e hanno le sembianze di Antonio Conte e di Josè Mourinho. Non esattamente due fantasmi poco ingombranti. Che dopo la serata di Parma si allontanano da Milano. Per ora. Segnali confortanti per Spalletti arrivano da Perisic e Nainggolan, più nel vivo del gioco e dinamici rispetto alle ultime uscite. Mentre Icardi, a secco per la settima di fila, sembra lento e macchinoso, lontano parente del bomber implacabile che sa essere. Fortuna dell'Inter che Spalletti azzecchi il cambio giusto: fuori uno spento Joao Mario, dentro Lautaro Martinez che a 11' dalla fine, lanciato da Nainggolan trova la porta di potenza e precisione. Un gol bello, legittimato anche dal palo di Brozovic nel finale, che vale tre punti e tanta fiducia. Una medicina portentosa chiamata vittoria di cui la malaticcia Inter aveva davvero tanto bisogno".
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