Due date marcano il tour de force dell'Inter, che da sabato prossimo, fino al 7 ottobre, giocherà con maggiore frequenza per il doppio impegno in Champions e in campionato. Questo è quanto scrive la Gazzetta dello Sport, che spiega come Luciano Spalletti sia alla ricerca del giusto equilibrio per dosare al meglio le energie dei suoi uomini.
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Inter, due date marcano il tour de force, ma Spalletti ha un piano di risparmio energetico
Il tecnico toscano dovrà dosare le energie in vista del doppio impegno in Champions e campionato
"TOUR DE FORCE - “Sette partite in 21 giorni, quattro impegni a San Siro e tre trasferte, di cui una all’estero (Eindhoven) e due vicine a Milano (Genova e Ferrara). Il tour (de force) dell’Inter comincia sabato alle 15 al Meazza contro il Parma e si chiude domenica 7 ottobre alle 20.30 in casa della Spal, dove si giocherà l’8a giornata di Serie A (prima del nuovo stop per le nazionali). Serviranno muscoli freschi e testa riposata, ecco perché Luciano Spalletti modulerà la preparazione in vista del doppio impegno campionato-Champions League, tanto inseguito dal club nerazzurro ma anche tanto faticoso per qualsiasi squadra. L’allenatore toscano, che non è mai stato un grande amante del turnover, qualche giorno fa ha spiegato quale sarà la sua filosofia: «Con questa rosa qua io i giocatori li voglio far giocare, far girare: voglio avere sempre forze fresche».Ma come farà l’Inter a farsi trovare sempre pronta? Con qualche accorgimento”.
"METODO SPALLETTI - “Lo staff di Spalletti (alla parte atletica lavorano Marcello Iaia, Franco Ferrini, Alberto Andorlini e Giuseppe Bellistri) continuerà a puntare molto sul lavoro personalizzato, in campo e in palestra, su ogni giocatore: in questo modo si eviteranno sovraccarichi per chi è affaticato e chi ha qualche acciacco post partita. Un anno fa i preparatori nerazzurri parlarono delle differenze tra giocare una competizione o due: «Fare soltanto il campionato non è necessariamente un vantaggio – raccontarono alla Gazzetta –. Giocare di più coinvolge più giocatori. Poi vanno chiaramente valutati numero, frequenza e tipologia delle partite. Ma modulando gli sforzi e i recuperi è possibile ottenere buoni rendimenti anche con il doppio impegno settimanale». Ecco spiegata la medicina nerazzurra”.
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