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L’Inter si gode l’exploit di Dumfries. Tutto grazie a quel consiglio di Raiola…

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L'olandese sta trovando la continuità di rendimento che fino a pochi mesi fa continuava a essere il suo tallone d'Achille
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

C'era una volta Achraf Hakimi. Il marocchino metteva tutti d'accordo, per quanto importante e bello da vedere in campo fosse. Lui sarebbe rimasto ben volentieri all'Inter, ma la voragine nei conti generata dal Covid costrinse il club a sacrificarlo. Fu il primo passo verso la ricerca della sostenibilità perduta. Al suo posto arrivò Denzel Dumfries, su consiglio del suo agente:

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"Per sostituirlo, l’Inter, si affidò ai consigli di Mino Raiola: “Prendete l’olandese, è forte!”. In viale della Liberazione si convinsero immediatamente dell’affare ma non c’erano abbastanza risorse economiche per affondare il colpo e in quel momento in vantaggio su Dumfries c’era invece Nahitan Nández. La successiva partenza di Lukaku mise poi a disposizione dell’Inter la sufficiente liquidità per avanzare verso l’olandese e staccare un assegno da circa 12 milioni di euro in favore del PSV", ricorda Calciomercato.com.


Dumfries

Il percorso in queste quasi quattro stagioni non è stato del tutto lineare, ma increspato in alti e bassi che qualche mugugno lo hanno generato. L'ambiente ha però definitivamente scelto di adottarlo, così come i compagni nel tempo hanno capito che, per quanto diverso dal suo predecessore, l’olandese può essere soprattutto in certe occasioni un valore aggiunto. "Esprime altre peculiarità, Denzel è un treno in corsa che ha bisogno di campo aperto, è uno che si esalta nel contatto fisico e che ha bisogno di essere sostenuto dalla migliore condizione atletica per emergere. La forza di Dumfries è lo strapotere fisico, è con la sua energia che contrasta e poco alla volta intimidisce gli avversari", si legge nel focus.

Inzaghi sembra aver trovato il modo giusto per valorizzarlo e anche lui stesso ora è più tranquillo dopo il rinnovo di contratto. Ultima dimostrazione la doppietta contro l'Atalanta: "Dumfries è uno che viene fuori alla distanza, è un calciatore che non apre spazi con serpentine imprevedibili ma in campo aperto è un fiume in piena e in entrambe le aree di rigore, in mischia, prevale nove volte su dieci nel gioco aereo. I compagni hanno capito come e quando servirlo, difficilmente si appoggiano a lui per uscire dal traffico, ma sanno che in altre occasioni possono invece contare sull’olandese per uscire dai guai".