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Inter, è la svolta della qualità. La squadra di Mancini crollò perché…

Con il mercato svolto da Suning, l'Inter ha costruito una squadra con un tasso tecnico nettamente superiore alla passata stagione

Alessandro De Felice

L'edizione odierna del Corriere dello Sport traccia un bilancio tra l'Inter dello scorso anno e quella attuale, che finalmente - grazie ai nuovi acquisti - ha aggiunto la qualità che serviva.

"La svolta della qualità. E’ quella prodotta, in casa nerazzurra, dall’ultimo mercato. Sono arrivati Banega, Candreva, Ansaldi, Joao Mario, Gabigol, più Erkin, poi scaricato. Tutti elementi con una caratteristica in comune, vale a dire avere piedi buoni e raffinati. Sì, anche il terzino turco, che è stato rispedito in Turchia perché faceva fatica ad adattarsi ad un calcio diverso, non certo perché il suo sinistro non fosse educato. In attesa di conoscere anche Ansaldi a San Siro e di scoprire Gabigol, tutti gli altri hanno già dimostrato cosa sono in grado di fare e soprattutto cosa possono garantire a questa Inter".

"Nella scorsa stagione, nonostante per lunghi mesi sia stata in vetta alla classifica, la squadra nerazzurra veniva criticata proprio per la mancanza di cifra tecnica del suo centrocampo, che faceva fatica a costruire gioco. Insomma, l’Inter vinceva per la difesa (compresi i miracoli di Handanovic), grazie alla quale, spesso e volentieri, veniva capitalizzato l’unico golletto prodotto dall’attacco. Quando il meccanismo ha cominciato ad incepparsi, o meglio quando la retroguardia ha iniziato a perdere colpi, tutto l’impianto, forse troppo fragile, è crollato. Così, la squadra di Mancini ha finito per chiudere il campionato al quarto posto, con distacco in doppia cifra dalla zona Champions".

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