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Inter e Milan resteranno dunque assieme nella gestione e nell'utilizzo dello stadio Giuseppe Meazza di Milano. Come racconta il Corriere della Sera però: «Il cambio di direzione deciso da Silvio Berlusconi ha spiazzato i nerazzurri, che però continuano a ribadire come San Siro sia un asset fondamentale per la società: anche ieri Thohir ha ripetuto che il primo club che arriverà a costruirsi lo stadio è destinato a fare un grande salto in avanti. Ora che la coabitazione appare inevitabile (almeno a medio termine), però, bisogna studiare come renderla anche economicamente conveniente, ammesso che sia possibile. Il Milan è perplesso sull’effettuare investimenti onerosi, un po’ perché teme che certe spese (abbattere il terzo anello per esempio costerebbe 120 milioni) non producano ritorni, un po’ perché Barbara Berlusconi è sempre convinta che (prima o poi) l’approdo inevitabile sia costruire un nuovo impianto di proprietà. Però non ha espresso un no preventivo, tutt’altro: ieri è emersa la disponibilità a lavorare assieme per migliorare San Siro. Vedremo se sarà un maquillage o un vero lifting».
(Corriere della Sera)
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