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Il cambio di ruolo, le dediche al nonno, i gol a raffica: Inter, ecco Lavelli

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L'attaccante classe 2006 è stato uno dei protagonisti assoluti della stagione del settore giovanile nerazzurro
Fabio Alampi Redattore 

Uno dei protagonisti della stagione del settore giovanile dell'Inter è senza ombra di dubbio Matteo Lavelli: l'attaccante classe 2006, dopo aver trascinato l'U18 a suon di gol, è stato promosso in Primavera, dove ha continuato a segnare. La Gazzetta dello Sport lo racconta, dagli inizi al presente: "Matteo Lavelli è sempre stato un grande appassionato di sport. Da piccolo ha provato sia nuoto che rugby. In vasca avrebbe avuto pure un futuro, poi è arrivato il calcio. A quattro anni trascorre tutti i pomeriggi all'oratorio di Bernareggio, la piccola città della Monza e Brianza in cui è cresciuto".

"La carriera di Lavelli avrebbe potuto essere molto diversa. Dopo le partitelle all'oratorio, il ragazzo ha iniziato a giocare con la Vibe Ronchese: piccolo club di Bernareggio. Poi è passato un anno al Monza e due stagioni al Renate. Lo impiegavano terzino destro: il suo compito era correre su e giù per la fascia, difendere e servire assist per gli attaccanti. All'età di 7 anni, prima di trasferirsi all'Inter, i suoi allenatori hanno cominciato a provarlo prima punta. Da quel momento Matteo ha iniziato a segnare gol a raffica. Papà Diego gli ha dato i consigli giusti per essere decisivo davanti alla porta. Adesso quando fa partire il destro è una sentenza".


Il cambio di ruolo, le dediche al nonno, i gol a raffica: Inter, ecco Lavelli- immagine 3

"Ai primi allenamenti con i nerazzurri, era nonno Aldo ad accompagnarlo. [...] Lavelli è cresciuto raccontando al nonno la fatica e i primi gol con la maglia dell'Inter. Oggi che non c’è più, ogni rete è dedicata anche a lui. [...] Il ragazzo è cresciuto ammirando Cristiano Ronaldo e osservando in continuazione le reti di Benzema. In campo ha sempre voluto essere come loro, ma c'è ancora tanto da fare. Anche suo fratello Nicolò è un calciatore, gioca nell'U14 della Pro Sesto. Papà Diego lavora come osservatore del club. Con una famiglia così, per Matteo sarebbe stato complicato dividersi tra nuoto e rugby. La passione per il calcio è stata troppo forte. Ora l'obiettivo di Lavelli è ripartire dalla Primavera sognando l'esordio tra i grandi. Nonno Aldo sarebbe fiero di lui".

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