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Inter nell’élite: col Feyenoord il giusto premio a Dumfries e la notizia più bella per Inzaghi

Marco Astori Redattore 
Inter nell’élite: col Feyenoord il giusto premio a Dumfries e la notizia più bella per Inzaghi - immagine 1Inter nell’élite: col Feyenoord il giusto premio a Dumfries e la notizia più bella per Inzaghi - immagine 1
L'analisi di FcInter1908 quanto accaduto ieri sera a San Siro: l'Inter entra nelle migliori otto d'Europa, ai quarti di finale c'è il Bayern

L'Inter è ufficialmente nell'élite del calcio europeo, non più solo a parole: dopo lo straordinario piazzamento nel maxi-girone, arriva anche la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, tra le migliori otto squadre del panorama continentale. Passaggio mai in discussione, con Simone Inzaghi che si è anche concesso il lusso di far riposare completamente due pezzi pregiati come Lautaro Martinez e Barella e di regalare l'esordio a Matteo Cocchi e Thomas Berenbruch. Nessuna trappola in una serata sempre tranquilla, il cui unico neo è il problema accusato da Stefan De Vrij prima della partita ("speriamo di averlo a Bergamo", ha detto Inzaghi): qualche altra nota stonata ci sarebbe, ma in serate così passano giustamente in secondo piano.

Detto dello stop di De Vrij, questo ha portato ad un cambio in corsa della formazione iniziale, ma soprattutto del capitano: la fascia è passata sul braccio di Denzel Dumfries, il più longevo tra quelli in campo nei nerazzurri insieme ad Hakan Calhanoglu. E ci sentiamo di dire che questo riconoscimento, seppur arrivato in un modo non positivo considerando i tantissimi impegni che l'Inter ha segnati sul calendario, è più che meritato: l'olandese è ormai uno dei fattori più incisivi della squadra di Simone Inzaghi. Dal rinnovo di contratto Denzel sta giocando ad un livello mai visto nel suo quadriennio a Milano: si vede che è in fiducia, sente quella dell'allenatore e dei compagni ed è uno degli appigli su cui la squadra si affida nei momenti del bisogno. E anche la partita di ieri di Dumfries è stata da applausi: galoppate, recuperi, chiusure e tanta sostanza. E pure un sorriso a 32 denti prima della partita che non è assolutamente passato inosservato.

Inter-Feyenoord ha infine regalato a Simone Inzaghi la notizia più bella: riecco finalmente gli Hakan Calhanoglu e Henrikh Mkhitaryan che tutti vogliamo vedere. Il regista turco si è messo alle spalle il problema che lo ha frenato nelle ultime settimane e dopo Monza ha dato l'ennesima risposta positiva. L'armeno, invece, dopo una serie di prestazioni troppo al di sotto del suo livello, è tornato a mostrare la sua enorme qualità in palleggio e in transizione nel trasformare l'azione da difensiva in offensiva, oltre alla sua grande utilità tattica. E domenica arriva un'altra partita decisiva per lo scudetto, l'ennesima: quale miglior momento per riavere al top due totem come loro.