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Che nelle prime nove giornate non sono mancate, come dimostrato dai numeri ancora prima che dalle prestazioni: tredici gol incassati in nove partite (l'anno scorso Sommer incassò la tredicesima rete in campionato alla ventisettesima giornata), di cui ben nove negli ultimi dieci minuti.
La concentrazione scarseggia, mancanza forse anche data da una condizione atletica non perfetta in tanti uomini, seppur va detto che contro la Juventus fin dai primi minuti si sono viste defaillance a cui l'Inter non aveva abituato almeno nella passata stagione.
Quella di Empoli così si è trasformato in un banco di prova importante per i nerazzurri, che devono dimostrare di poter tornare quelli del ventesimo scudetto. Non sarà però una passeggiata, perché i toscani al Castellani hanno incassato un solo gol. E non a caso Inzaghi infatti pare intenzionato a schierare i suoi migliori, soprattutto in attacco dove sembrava che Taremi potesse ritagliarsi uno spazio dal primo minuto.
Tuttavia in pole per partire titolari ci sono Thuram e Lautaro, con l'argentino che in particolare si è dimostrato efficace lontano da San Siro: se al Meazza ha segnato una sola rete dal febbraio scorso, in trasferta ha infatti segnato nove degli ultimi suoi undici gol in Serie A, tra cui tutti i quattro più recenti.
Le novità di formazione rispetto alla gara con la Juventus riguarderanno così in particolare la difesa, dove Bisseck prenderà il posto di Pavard insieme a De Vrij e Acerbi.
Sulle fasce Darmian è favorito rispetto a Dumfries, mentre sulla sinistra ci sarà Dimarco. In mezzo al campo, infine, Asllani non è ancora recuperato al 100%. Per questo da regista si muoverà ancora Zielinski, con Barella e Mkhitaryan ai suoi fianchi e Frattesi che partirà nuovamente dalla panchina.
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