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"Una partita spaccata in due e che lascia al Toro il gusto amaro della grande illusione. A San Siro vince un’Inter un po’ incerottata, un po’ in cerca di se stessa: ai nerazzurri basta approfittare di una difesa granata che si squaglia senza alcun preavviso non appena Massa fischia la ripresa dopo l’intervallo". Apre così l'articolo de La Stampa in merito al successo dell'Inter a San Siro contro il Torino.
Il quotidiano torinese, poi, si concentra sul secondo tempo, nel quale il Torino viene sopraffatto dall'Inter: "Là dietro non si passa e, soprattutto, non si barcolla nella prima parte, ma, là dietro, va in onda il festival dell’orrore che in tre minuti all’inizio della ripresa permette ai nerazzurri di capovolgere il verdetto con due gol (quasi) fotocopia nella dinamica: prima Young, poi Godin. L’Inter lascia Eriksen in panchina per la seconda volta di fila, la terza nelle ultime quattro uscite per dare spazio e fiducia a Borja Valeroe l’imprevedibilità ne risente: non che Eriksen abbia rubato la scena nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa, ma, almeno, la sua presenza era possibile garanzia di idee al servizio della causa", commenta La Stampa che poi chiosa così: "Il Toro dura un tempo, l’Inter fa un salto triplo che ridà un po’ di ossigeno al progetto Conte".
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