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Adelio Moro è un talent scout di esperienza e fino allo scorso anno è stato al servizio di Piero Ausilio nell'Inter. Proprio del direttore sportivo nerazzurro ha parlato in un focus affidato a TuttoSport.
Queste le sue considerazioni in particolare su un affare chiuso da Ausilio: "Hakimi era nel mirino da almeno tre anni. Quanti viaggi a Dortmund, in passato, per verificare dal vivo l’ex Real Madrid. Piero era innamorato di Hakimi e non si è sbagliato: il terzino cresciuto al Bernabeu ha fatto la differenza con le sue discese devastanti sulla fascia. Una ciliegina - come anche Lukaku - aggiunta alle basi costruite negli anni scorsi (Handanovic, Brozovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Barella...), quando Ausilio ha spesso dovuto fare i salti mortali sul mercato. Lo scudetto ricompensa tutto, anche le delusioni passate per quei giocatori che hanno reso meno di quello che ci aspettassimo. Penso a Kondogbia, che all’Inter non è mai riuscito a esprimere tutto il suo potenziale. Complimenti a Ausilio, per questo titolo, e ovviamente anche ad Oriali. Lele, oltre a essere un manager navigato, conosce l’Inter come pochi. E come pochissimi sa trasmettere i valori nerazzurri a chi arriva da fuori. Ci era riuscito con Roberto Mancini e José Mourinho. Si è ripetuto con Antonio Conte".
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