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Inter, Facchetti: “Nessuno tocchi Skriniar. Non tradiscano la fiducia dei tifosi”
Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Gianfelice Facchetti, figlio dell'ex presidente dell'Inter Giacinto, ha detto la sua su un possibile addio di Milan Skriniar: «La sostenibilità deve passare anche per qualcosa di sentimentale. Bisogna capire che Skriniar è entrato perfettamente nel mood e nel sentimento del club, incarna alla perfezione il Dna nerazzurro».
«Il tifoso vede in lui qualcosa di speciale, perché rappresenta tutti quei valori che sanno rendere uniche alcune persone. Skriniar è professionalità, educazione, correttezza e senso di appartenenza. Per me è il simbolo dell’Inter di oggi e in molte cose ricorda davvero una persona a me cara, l’ho sempre detto e lo ribadisco. Oggi è impossibile rinunciarci».
«C’è un tempo per tutto, non si può cedere un giocatore così importante a stagione iniziata. Bisogna avere il coraggio di dire no quando si è di fronte a situazioni che potrebbero compromettere il lavoro di una stagione intera e soprattutto andare a colpire l’entusiasmo e la passione dei tifosi. Il popolo nerazzurro ha dato un messaggio forte di fiducia al club, superando i 40 mila abbonati in pochi giorni. Adesso questa fiducia non può essere tradita. Il tifoso è rimasto col cuore e la mente al 22 maggio: ci siamo abbracciati tutti, spettatori e squadra. Siamo rimasti tutti al Meazza dopo la fine dell’ultima partita ad applaudire la squadra, a confortare le lacrime di Lautaro. Quello rimane un momento sacro per noi tifosi, in quel modo ci siamo promessi di ripartire da lì per tornare a vincere, tutti uniti».
«È vero, ma l’equilibrio deve passare anche dal fatto che alcune operazioni di mercato in uscita non si possono fare dopo un certo periodo. Se i conti vanno sistemati entro il prossimo giugno, allora si faccia lo sforzo ora di non prendere in considerazione nessuna offerta per i big della squadra, perché senza i risultati sportivi si rischiano problemi anche a livello di bilancio. E poi per Skriniar si sono spesi tutti: dall’allenatore Inzaghi a capitan Handanovic, uno che parla sempre poco, e a catena tutti gli altri. Il tifoso reagisce di pancia, il compagno di squadra analizza i fatti: Milan è fondamentale per l’Inter. Che nessuno lo tocchi».
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