LEGGI ANCHE
L’acquisto di Palacios, sbarcato ieri mattina dall’Argentina, ha aggiunto l’ultimo pezzo del puzzle al mercato dei campioni d’Italia. La rosa che Inzaghi maneggia, ora, è profonda e ricca di qualità. Il presidente Marotta e il d.s. Ausilio l’hanno ritoccata sfogliando l’agenda, mai così fitta di impegni come in questa stagione, e allora anche il turnover cambierà significato: era una eventualità, diventa una necessità sostenibile. Ruotare gli uomini si può fare, e soprattutto si può fare ad alto livello. L’esempio corre per il campo con il 99 stampato sulla schiena. Dopo aver partecipato alla costruzione del secondo gol di Thuram a Genova da subentrato, Taremi si è confermato uomo d’area di esperienza e qualità alla prima da titolare contro il Lecce. Lautaro è rimasto ai box, ma l’attacco nerazzurro non ha perso in pericolosità e l’Inter ha ricominciato a vincere. Zielinski è il prossimo della lista. Simone si prepara a ruotare uomini e risorse con una intensità mai vista nelle sue stagioni precedenti all’Inter: da Frattesi a Dumfries, da Bisseck allo stesso Palacios, il tecnico può pescare titolari in tutto il serbatoio.
La sfida di quelli con lo scudetto sul petto è di tenerselo stretto per un’altra stagione, missione che negli ultimi tempi è diventata impossibile: dopo il titolo della Juve di Sarri nel 2019-20, nessun campione è riuscito a riconfermarsi l’anno dopo (per merito... dell’Inter di Conte, che interruppe l’egemonia bianconera). In casa nerazzurra, invece, nessuno ha più concesso il bis dall’Inter di Mourinho nel 2009-10, 14 stagioni fa. Inzaghi dia un’occhiata ai risultati di quell’annata: l’Inter iniziò con 4 punti nelle prime due giornate, come quella attuale, ma alla fine alzò la coppa dei campioni d’Italia. E non solo quella", aggiunge Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA